Anticipata al 30 giugno 2022 l’operatività della misura che introduce sanzioni a carico di commercianti e professionisti che rifiutino di ricevere pagamenti tracciabili, di qualsiasi ammontare, con carte di debito e di credito.
Si è inteso in questo modo ridurre l’utilizzo del contante, aumentando il ricorso a strumenti tracciabili di pagamento, così da favorire l’emersione dell’economia sommersa e stimolare lo sviluppo tecnologico modernizzando società ed economia.
La sanzione irrogabile si compone di una parte fissa in misura pari a 30 euro per ciascuna transazione e a prescindere dall’ammontare della spesa sostenuta, e da una variabile, che si somma a quella fissa, commisurata al 4 per cento del valore della transazione per la quale non è stato accettato il pagamento con carte. Le modalità di contestazione, le procedure ed i termini sono quelli sulle sanzioni amministrative di cui alla legge n. 689 del 1981, con espressa esclusione del pagamento in misura ridotta. L’accertamento delle violazioni sarà a cura degli ufficiali e degli agenti di polizia giudiziaria nonché degli organi addetti al controllo sull’osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro. Il Prefetto del territorio nel quale hanno avuto luogo le infrazioni è l’autorità competente a ricevere il rapporto relativo alle violazioni.
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