Il Progetto Rete, promosso dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e dal Servizio Civile Universale in collaborazione con Invitalia, ha aperto la call per il “Voucher Stage”, un’opportunità che consente alle aziende italiane di ospitare giovani stagisti con un contributo finanziario. Le aziende interessate hanno tempo fino all’8 novembre 2024 per presentare la domanda di partecipazione sulla piattaforma dedicata.
Come funziona
Il Voucher Stage è un incentivo rivolto alle aziende italiane che desiderano supportare la crescita professionale dei giovani, offrendo loro un’esperienza di lavoro concreta. Le imprese selezionate potranno ospitare fino a tre stagisti, per una durata di 6 mesi, presso le loro sedi in Italia o in altri Paesi UE.
Il voucher copre un’indennità minima di 10.000 euro lordi per ciascun stagista, somma che sarà rimborsata all’impresa da Invitalia. È possibile che le aziende integrino l’importo con un cofinanziamento, il quale attribuisce priorità nella selezione delle candidature.
Requisiti
Possono partecipare le società di diritto italiano con sede legale in Italia, un codice fiscale e una partita IVA italiani, e un numero di dipendenti pari o superiore a 30. Le imprese devono inoltre:
- Accedere alla piattaforma rete.giovani2030.it entro l’8 novembre 2024;
- Compilare il modulo di partecipazione, specificando fino a tre posizioni di stage disponibili e i requisiti richiesti per ciascuna.
Benefici per le aziende
Oltre al rimborso economico, le aziende partecipanti avranno l’opportunità di inserire nuove competenze all’interno dei propri team, contribuendo al contempo al percorso di crescita professionale di giovani talenti. Il progetto si propone non solo di rafforzare l’integrazione dei giovani nel mercato del lavoro, ma anche di sostenere lo sviluppo del tessuto economico e sociale su scala nazionale.
Gli Hub territoriali di formazione
Oltre al Voucher Stage, il Progetto Rete prevede la creazione di Hub territoriali, pensati per offrire orientamento e formazione gratuita ai giovani. Attualmente, gli hub attivi sono:
- Hub Nuoro: specializzato in economia verde e circolare, bio-energia e agrifood.
- Hub Verona: dedicato alla cultura e alle imprese creative.
- Hub Salerno: focalizzato sull’agroalimentare.
- Hub Novara: specializzato in meccatronica, chimica verde e moda.
Nei prossimi mesi, si prevede l’apertura di nuovi hub a L’Aquila, Palermo, Brindisi e altre città italiane, con l’obiettivo di espandere l’offerta formativa e supportare un numero sempre maggiore di giovani.