Quotidiani per le scuole, ecco i fondi

 

Il dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato i due nuovi bandi destinati al sostegno delle scuole per l’acquisto di abbonamenti ai quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore. Si tratta in particolare dei contributi, introdotti dall’articolo 1, commi 389 e 390, della legge 160/2019, destinati alle istituzioni scolastiche statali e paritarie.

 

Trattandosi di una misura agevolativa a regime, i bandi pubblicati dal dipartimento sono simili a quelli previsti per l’anno 2020:

 

  • Il primo contributo può raggiungere fino al 90% della spesa sostenuta per l’acquisto di uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale (nei limiti del tetto di spesa disponibile pari, per l’anno 2021, a 9.490.009,59 euro), da parte delle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni grado di istruzione.
  • Il secondo contributo è destinato alle istituzioni scolastiche statali e paritarie che adottano programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi, nell’ambito dei piani per l’offerta formativa rivolti ai frequentanti la scuola secondaria di primo grado. Anche in questo caso il contributo può raggiungere il 90% della spesa relativa all’acquisto di uno o più abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale (nel limite del tetto di spesa disponibile pari, per il 2021, a 3.933.017,65 euro).

 

Le domande vanno presentate dal 1° ottobre al 31 ottobre 2021 al dipartimento per l’Informazione e l’editoria. Con successiva comunicazione della direzione generale per lo Studente, l’Inclusione e l’orientamento scolastico del ministero dell’Istruzione saranno fornite le indicazioni sulle modalità di presentazione delle istanze.

 

Sono ammesse ai contributi le spese per l’acquisto di prodotti editoriali iscritti presso il competente Tribunale, in base all’articolo 5 della legge 47/1948, ovvero iscritti al Registro degli operatori di comunicazione, dotati in ogni caso della figura del direttore responsabile.

 

A fronte delle risorse stanziate, e in ragione del numero globale delle istituzioni scolastiche destinatarie del contributo, a ciascuna istituzione richiedente è riconosciuto il rimborso nella percentuale pari a quella massima consentita dalla legge (90%) ove la spesa sostenuta e dichiarata rientri nel limite di 900 euro in relazione al primo contributo, ovvero di 750 in relazione al secondo contributo.

 

Nel caso in cui la spesa sostenuta e dichiarata sia di ammontare superiore a 900 euro/750 euro, il contributo è riconosciuto per un importo pari al 90% di 900 /750 euro, integrato, in presenza di eventuali risorse residue, della quota risultante dalla ripartizione proporzionale delle risorse residue tra tutti i soggetti che hanno richiesto importi superiori a tali cifre.

 

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