Il ravvedimento per i periodi d’imposta 2018-2022 rappresenta una nuova opportunità di sanatoria per i contribuenti che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (Isa) e aderiscono al concordato preventivo biennale (Cpb) entro il 31 ottobre 2024. La misura, prevista dall’articolo 2-quater del decreto Omnibus, consente di regolarizzare eventuali violazioni fiscali tramite il pagamento di un’imposta sostitutiva, offrendo così vantaggi come la proroga dei termini di accertamento e la riduzione delle sanzioni.
Come funziona il ravvedimento e chi può aderire
Il regime di ravvedimento si rivolge ai titolari di reddito d’impresa o lavoro autonomo che hanno applicato gli Isa e aderito al Cpb entro il 31 ottobre 2024. Sono inclusi i contribuenti Isa con ricavi fino a 5.164.569 euro, ma esclusi i contribuenti in regime forfettario e coloro che, durante l’emergenza Covid-19, non hanno applicato gli Isa a causa di anomalie settoriali. Recenti aggiornamenti normativi, tuttavia, hanno esteso la sanatoria anche ai contribuenti che hanno dichiarato una causa di esclusione dagli Isa legata alla crisi pandemica.
Base imponibile e aliquote dell’imposta sostitutiva
La base imponibile per l’imposta sostitutiva è calcolata come la differenza tra il reddito dichiarato e il reddito incrementato in base al punteggio Isa. Più alto è il punteggio, minore è la percentuale di incremento e, quindi, il costo della sanatoria. Le aliquote dell’imposta sostitutiva per il reddito e l’Irap variano come segue:
- Per le annualità 2018, 2019 e 2022:
- 10% per chi ha un punteggio Isa pari o superiore a 8.
- 12% per un punteggio Isa tra 6 e 8.
- 15% per un punteggio Isa inferiore a 6.
- Per le annualità 2020 e 2021, ridotte del 30% per considerare l’impatto del Covid-19.
Termini e modalità di versamento
Il pagamento dell’imposta sostitutiva può essere effettuato in un’unica soluzione o in 24 rate mensili. In entrambi i casi, il termine per il primo versamento è il 31 marzo 2025. Se il pagamento rateale non viene completato, il contribuente decade dal ravvedimento, ma i versamenti già effettuati non sono rimborsabili.
Vantaggi del ravvedimento: proroga dei termini e preclusione delle rettifiche
Aderire al ravvedimento offre una serie di vantaggi:
- Proroga dei termini di accertamento: per le annualità 2018-2022, i termini di accertamento sono estesi al 31 dicembre 2027.
- Preclusione delle rettifiche: il ravvedimento impedisce all’Agenzia delle Entrate di effettuare rettifiche analitiche, induttive o presuntive sui redditi per gli anni oggetto di sanatoria. Questo blocco vale anche per le rettifiche ai fini Iva.
- Inapplicabilità delle sanzioni e degli interessi: le violazioni pregresse non saranno soggette a sanzioni o interessi, garantendo così un’importante protezione contro i costi aggiuntivi.
Riepilogo dei principali aspetti del ravvedimento
Aspetto | Dettaglio |
---|---|
Scadenza adesione | 31 ottobre 2024 |
Periodi d’imposta coperti | 2018-2022 |
Modalità di pagamento | Unica soluzione o 24 rate mensili |
Aliquota imposta sostitutiva | Variabile in base al punteggio Isa e alle annualità |
Vantaggi | Proroga dei termini di accertamento, preclusione rettifiche |
Valutazione della convenienza
L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile nel cassetto fiscale una scheda riepilogativa per aiutare i contribuenti a calcolare i costi e valutare la convenienza della sanatoria. Maggiore è il punteggio Isa, minore sarà l’aliquota da applicare per regolarizzare le annualità passate, rendendo il ravvedimento un’opzione economicamente vantaggiosa per chi ha dimostrato un buon livello di affidabilità fiscale.