Il nuovo ravvedimento speciale, approvato con emendamento al decreto fiscale (DL 84/2025), si configura come uno strumento mirato a incentivare le adesioni al concordato preventivo biennale (CPB) 2025-2026. Ma è una misura selettiva e condizionata, che produce effetti concreti solo a partire dal 1° gennaio 2026. La sua reale utilità strategica dipenderà dalla capacità dell’impresa di coglierne vantaggi fiscali, protezione da accertamenti e opportunità di pianificazione tributaria preventiva.
Soggetti interessati e annualità sanabili
Il ravvedimento si rivolge esclusivamente alle partite IVA che aderiranno al nuovo CPB 2025-2026. È prevista la possibilità di regolarizzare, anche selettivamente, le annualità dal 2019 al 2023. Per chi ha già aderito al precedente concordato 2024-2025, la sanatoria potrà riguardare solo il 2023.
Condizione essenziale: assenza di atti interruttivi del ravvedimento. In altre parole, se prima del versamento (in unica soluzione o prima rata) l’Agenzia delle Entrate ha notificato un processo verbale di constatazione (pvc), uno schema d’atto di accertamento o un atto di recupero per crediti d’imposta inesistenti, non sarà possibile aderire per l’annualità interessata.
Meccanismo di calcolo: coerenza con il modello 2023
Il criterio di determinazione della base imponibile resta invariato rispetto alla versione precedente. L’imponibile sanabile è pari all’incremento del reddito dichiarato in ciascun anno, calcolato applicando coefficienti in base al punteggio ISA (indicatori sintetici di affidabilità fiscale):
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+5% per punteggio ISA 10
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+50% per punteggio ISA inferiore a 3
All’incremento si applica una imposta sostitutiva differenziata:
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10% se ISA ≥ 8
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12% se 6 ≤ ISA < 8
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15% se ISA < 6
Per il biennio Covid (2020-2021) si applica una riduzione del 30% sull’imposta. L’IRAP è calcolata con aliquota fissa al 3,9%, senza sconti. L’importo minimo dovuto è di 1.000 euro per anno, solo per le imposte sui redditi.
Categorie speciali: esclusi ISA o multiattività
Per soggetti che rientrano nelle cause di esclusione dagli ISA (es. crisi pandemica, esercizio plurimo di attività, condizioni di non normalità) la base imponibile viene calcolata con un incremento del 25% rispetto al reddito dichiarato, a cui si applica un’imposta sostitutiva unica del 12,5%.
Scudo contro accertamenti
L’adesione al ravvedimento speciale esclude, per le annualità regolarizzate:
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accertamenti analitici e induttivi (art. 39 DPR 600/1973)
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rettifiche presuntive ai fini IVA (art. 54, comma 2, DPR 633/1972)
Si tratta di una tutela rilevante, soprattutto per imprese ad alto rischio selettivo o operanti in settori soggetti a controlli frequenti.
Versamenti: nuovo calendario 2026
A differenza del 2023, la nuova edizione prevede una finestra fissa per i pagamenti:
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dal 1° gennaio al 15 marzo 2026
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pagamento in unica soluzione oppure fino a 10 rate mensili (non più 24)
Questo cambiamento mira a evitare che i soggetti oggetto di controlli imminenti “scappino” nella sanatoria. Se un controllo è in corso ma non notificato entro il 31 dicembre 2025, il contribuente potrà comunque ravvedersi.
Esempi pratici
Esempio 1 – Studio tecnico individuale (ISA 9):
Dichiara 50.000 euro nel 2021. Aderisce al CPB 2025-2026 e opta per il ravvedimento. Con coefficiente +6%: imponibile aggiuntivo = 3.000 euro. Scontato del 30% (anno Covid), l’imposta sostitutiva (10%) è pari a 210 euro.
Esempio 2 – Ditta multiservizi (esclusione ISA):
Reddito dichiarato 70.000 euro nel 2020. Base imponibile ravvedimento = +25% = 87.500 euro. Imposta sostitutiva (12,5%) = 2.187,50 euro – 30% = 1.531,25 euro. Nessun rischio di rettifiche future.
Vantaggi strategici per l’impresa
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Azzeramento rischio accertamenti per le annualità ravvedute
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Pianificazione fiscale anticipata e semplificata con il concordato
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Controllo del cash flow tramite rateazione fino a 10 mesi
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Valutazione selettiva: possibile sanare solo le annualità strategiche
Comprendere e applicare correttamente il nuovo ravvedimento speciale 2026 può offrire un vantaggio competitivo in un contesto di crescente selettività nei controlli fiscali. Con il supporto strategico di Beneggi e Associati, puoi decidere se, quando e come aderire alla sanatoria, valutando ogni implicazione fiscale e finanziaria nel contesto più ampio del concordato preventivo.