L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sull’applicazione del bollo in fattura per i contribuenti in regime forfettario. La recente normativa richiede un’attenzione specifica nella gestione del bollo, in particolare per chi intende riaddebitare l’importo al cliente. Questa guida spiega come esporre correttamente il bollo in fattura elettronica e quali sono i codici fiscali da utilizzare.
I contribuenti che adottano il regime forfettario sono esentati dall’addebito dell’IVA, ma sono comunque tenuti ad applicare un’imposta di bollo di 2 euro sulle fatture con importi superiori a 77,47 euro. Questa imposta rappresenta una voce specifica, con proprie regole di esposizione in fattura, che cambia se l’importo viene riaddebitato al cliente.
Cosa Dice l’Agenzia delle Entrate
Nel 2022, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il bollo, se riaddebitato al cliente, costituisce una componente del compenso o del ricavo. Questa indicazione implica che il bollo contribuisce alla determinazione del reddito imponibile per i contribuenti forfettari. L’importo non è, quindi, considerato una spesa anticipata per conto del cliente, ma un compenso aggiuntivo che deve essere riportato distintamente nella fattura.
Come esibire il bollo
Se si desidera riaddebitare il bollo al cliente, è importante seguire alcune regole precise per l’esposizione in fattura elettronica:
- Indicazione nel Corpo della Fattura: Il bollo di 2 euro deve essere inserito come una voce distinta.
- Utilizzo del Codice Natura Corretta: L’Agenzia richiede l’utilizzo di codici come “N2.2 Operazioni non soggette – Altri casi” o “N4 Operazioni esenti IVA” per identificare il bollo in fattura. Non è corretto, invece, utilizzare il codice “N1 Operazioni escluse ex articolo 15” poiché il bollo non è considerato una spesa in nome e per conto del cliente.
Codici Natura per il bollo
L’Agenzia delle Entrate è stata molto chiara sui codici natura da impiegare. Se il bollo viene addebitato al cliente, vanno usati i codici “N2.2” o “N4”, mentre il codice “N1” non è applicabile perché il bollo non rientra nelle spese anticipate.
Software gestionali e bollo: la soluzione Feesbee
Feesbee, software gestionale innovativo, supporta i contribuenti nella gestione della fatturazione elettronica, semplificando la corretta applicazione del bollo in fattura. Con Feesbee, è possibile:
- Configurare automaticamente il bollo per importi superiori a 77,47 euro.
- Scegliere i codici natura appropriati, come “N2.2” o “N4”, per evitare errori di esposizione e assicurare la conformità alle linee guida dell’Agenzia.
- Visualizzare e gestire tutte le fatture in un’unica piattaforma, facilitando il monitoraggio degli importi soggetti a bollo e l’automatizzazione del riaddebito al cliente.
Grazie alla flessibilità di Feesbee, l’operatore può configurare l’impostazione ottimale per la gestione del bollo e ricevere supporto tecnico per seguire le direttive dell’Agenzia delle Entrate. Feesbee è particolarmente utile per i contribuenti in regime forfettario, che vogliono essere certi di rispettare la normativa senza complicazioni.
Errori da evitare
Un errore comune è considerare il bollo come spesa anticipata e utilizzare codici errati. Il bollo, se riaddebitato al cliente, è sempre parte del compenso e deve essere esposto separatamente in fattura. Questo aspetto è particolarmente importante per rispettare le direttive dell’Agenzia delle Entrate ed evitare sanzioni.
Tabella di riferimento
Aspetto | Dettaglio |
---|---|
Imposta di Bollo | Applicabile a fatture oltre 77,47 euro per forfettari. |
Riaddebito al Cliente | Costituisce parte del compenso e del reddito imponibile. |
Esposizione in Fattura | Deve essere riportato nel corpo della fattura come voce distinta. |
Codice Natura Corretto | Utilizzare “N2.2” o “N4” (non “N1”). |
Software Gestionale | Verificare le impostazioni per assicurare una corretta esposizione in fattura. |
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