La Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) introduce un’importante agevolazione per i lavoratori autonomi, gli imprenditori individuali e i soci che si iscrivono per la prima volta alla gestione speciale Inps per artigiani e commercianti. La norma prevede una riduzione del 50% dei contributi per 36 mesi consecutivi, offrendo un sostegno significativo ai nuovi soggetti che avviano un’attività nel 2025.
A Chi Si Rivolge l’Agevolazione
Il beneficio è destinato a:
- Imprenditori individuali.
- Soci di società di persone o di capitale.
- Collaboratori e coadiuvanti delle imprese familiari.
Sono esclusi dalla misura:
- Professionisti iscritti alla gestione separata Inps.
- Iscritti alle casse previdenziali professionali.
Modalità di Accesso
L’agevolazione è opzionale e deve essere richiesta tramite comunicazione telematica all’Inps. Le modalità operative saranno definite da una prossima circolare dell’Istituto.
Requisiti principali:
- Iscrizione per la prima volta alla gestione speciale degli artigiani e commercianti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025.
- Continuità nell’iscrizione per tutta la durata dello sgravio (36 mesi).
Dettagli dell’Agevolazione
La riduzione del 50% si applica sia ai contributi minimi che a quelli eccedenti il minimale. Lo sgravio è calcolato su base mensile e copre un periodo continuativo di 36 mesi dalla data di avvio dell’attività o di ingresso in società.
Esempio: Se l’attività viene avviata ad agosto 2025, lo sgravio si applicherà fino a luglio 2028.
Staffetta tra Riduzioni
Per i lavoratori autonomi in regime forfettario, che già possono beneficiare di una riduzione del 35% sui contributi Inps, è possibile alternare le agevolazioni:
- Usufruire dello sgravio del 50% per i primi 36 mesi.
- Passare successivamente alla riduzione del 35%, valida per tutti gli anni di permanenza nel regime forfettario.
È importante sottolineare che le agevolazioni non sono cumulabili: sarà necessario scegliere una misura alla volta.
Impatti sulla Pensione
Come per altre riduzioni contributive, lo sgravio del 50% potrebbe avere conseguenze sul periodo di contribuzione utile per il calcolo pensionistico. Se il reddito dichiarato è inferiore al minimale contributivo annuo, i mesi di contribuzione saranno proporzionati agli importi effettivamente versati.
Esempio: Se il reddito dichiarato è basso, l’anzianità maturata ai fini pensionistici potrebbe essere inferiore a 12 mesi per ogni anno di contribuzione agevolata.