Registratore telematico o server rt, cosa fare in caso di malfunzionamento

 

L’Agenzia delle entrate chiarisce che nei casi in cui il malfunzionamento del Registratore Telematico o del Server RT renda tale strumento inidoneo a memorizzare e trasmettere i dati corretti (es. malfunzionamento di una singola cassa collegata al Server RT), va posto nello stato «fuori servizio», al fine di consentire all’Amministrazione finanziaria di conoscere il problema e motivare eventuali mancate o tardive memorizzazioni e trasmissioni dei dati.

 

In sostituzione del RT va tenuto un registro di emergenza, la cui istituzione non obbliga alla trasmissione (o ritrasmissione) dei dati dei corrispettivi relativi alle operazioni effettuate nel periodo di malfunzionamento tramite la procedura di emergenza messa a disposizione dall’Amministrazione finanziaria o la certificazione dei corrispettivi con strumenti alternativi come le fatture. Resta salva, su base volontaria, avvalersi della procedura di emergenza.

 

In assenza di questa procedura, qualora il contribuente abbia proceduto alla memorizzazione di dati incompleti o non veritieri, la sanzione applicabile è quella prevista dall’articolo 11, comma 2-quinquies, Dlgs 471/1997 (100 euro per ciascuna trasmissione).

 

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