Il decreto legge, in vigore dal 21 ottobre 2020, dispone quanto segue:
- la sospensione dei termini di pagamento derivanti da cartelle di pagamento e da dilazioni dei ruoli fino al 31 dicembre 2020 (precedentemente il termine era il 15 ottobre 2020), con obbligo di pagare entro il 31 gennaio 2021 (precedentemente il termine era il 30 novembre 2020). In particolare, il differimento riguarda il termine di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione dall’8 marzo 2020 e fino alla fine del corrente anno;
- la proroga dei termini di notifica delle cartelle. La proroga è al 31 dicembre 2022 per tutti i termini di notifica delle cartelle di pagamento che scadono il 31 dicembre 2020, siano essi decadenziali o prescrizionali. Lo slittamento di due anni ripropone il problema della mancata simmetria dello slittamento in avanti, di pochi mesi, del termine di pagamento da parte dei contribuenti;
- la sospensione dei pignoramenti di salari/stipendi, nonché delle procedure di blocco delle Pubbliche amministrazioni fino al 31 dicembre 2020 (articolo 48-bis, Dpr 602/1973).
Confermata, invece, la scadenza del 10 dicembre 2020 per il pagamento: della rata del 28 febbraio 2020, relativa alla cd. “rottamazione-ter”; della rata del 31 marzo 2020, relativa alla definizione agevolata dei debiti di persone fisiche in grave e comprovata situazione di difficoltà economica cd. “saldo e stralcio”.
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