Roadmap Q1 2026: priorità per imprese e professionisti

Le 10 azioni chiave per imprese e professionisti nel primo trimestre 2026.

Il primo trimestre dell’anno è il momento più delicato per chi gestisce impresa o studio professionale. Le scadenze fiscali si intrecciano con decisioni strategiche sul personale e con le opportunità offerte dai nuovi incentivi. La Legge di Bilancio 2026, in fase di approvazione, introduce misure che impattano su deduzioni, ammortamenti, welfare e assunzioni agevolate. Pianificare oggi significa evitare sanzioni, ottimizzare il carico fiscale e cogliere bandi che scadono entro marzo. Questa roadmap raccoglie le priorità operative che ogni CFO, titolare o consulente deve affrontare subito, con attenzione alle novità normative e alle possibili modifiche in arrivo.

Priorità

Gennaio apre con gli adempimenti periodici: entro il 16 vanno versate ritenute e contributi di dicembre, mentre il 31 gennaio è fissato il termine per l’invio delle certificazioni provvisorie. A febbraio scatta la prima rata dell’imposta sostitutiva per chi aderisce alla flat tax incrementale (art. 1, commi 54-59, Legge di Bilancio 2026), riservata a giovani professionisti e titolari di partita IVA fino a 85.000 euro di ricavi. Entro il 28 febbraio le imprese devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati per il nuovo regime di deduzioni maggiorate sugli investimenti in beni strumentali, misura che sostituisce i crediti d’imposta di Transizione 4.0. Le circolari 26/E e 28/E del 2024 restano il riferimento per la corretta imputazione dei fringe benefit e dei rimborsi spese, che continuano a godere di esenzione entro i limiti aggiornati.

Cosa potrebbe cambiare con la Manovra 2026

La bozza prevede l’introduzione di ammortamenti accelerati e deduzioni potenziate per investimenti green e digitali. È probabile che vengano definiti coefficienti maggiorati per beni ad alta efficienza energetica e software di automazione. Le imprese devono predisporre un piano investimenti entro marzo per sfruttare le aliquote premiali non appena i decreti attuativi saranno pubblicati.

Scadenze e adempimenti

Oltre agli obblighi fiscali, il primo trimestre è il momento per verificare la corretta applicazione delle regole sul past due bancario introdotte dalle linee guida EBA e recepite da Banca d’Italia. Le imprese devono monitorare i ritardi nei pagamenti per evitare segnalazioni che incidono sul rating. Questo controllo va integrato nella tesoreria aziendale, insieme alla predisposizione del bilancio provvisorio per valutare l’impatto delle deduzioni maggiorate e degli ammortamenti accelerati previsti dalla manovra.

Priorità HR

Sul fronte risorse umane, il Q1 è il periodo per definire il budget del personale e aggiornare i contratti in scadenza. La Manovra 2026 conferma gli incentivi per assunzioni di giovani under 35 e donne, con sgravi contributivi fino a 36 mesi (art. 4, Legge di Bilancio 2026). Le aziende devono predisporre le procedure per accedere agli incentivi, verificando i requisiti previsti dalle circolari INPS aggiornate al 2024. Inoltre, è il momento di attivare piani di welfare aziendale, sfruttando i limiti ampliati dei fringe benefit (1.000 euro per tutti i dipendenti e 2.000 euro per chi ha figli a carico). Queste misure consentono di ridurre il costo del lavoro e migliorare la retention.

Cosa potrebbe cambiare con la Manovra 2026

Si discute di un ampliamento degli incentivi per assunzioni legate alla transizione digitale e green, con sgravi aggiuntivi per chi investe in formazione certificata. È consigliabile predisporre un piano HR che integri queste opportunità, anche se i dettagli saranno definiti dai decreti attuativi.

Budget personale e contratti

La pianificazione del budget HR deve considerare l’impatto degli incentivi e delle agevolazioni fiscali. Le imprese che intendono ampliare l’organico devono valutare la cumulabilità degli sgravi con i crediti per formazione e digitalizzazione. È consigliabile inserire KPI di monitoraggio per verificare il ritorno degli investimenti in welfare e formazione, in linea con le best practice indicate dalle associazioni di categoria.

Opportunità da cogliere

Il primo trimestre 2026 offre diverse opportunità per chi pianifica in anticipo. Sono attivi bandi regionali per la transizione digitale e green, cumulabili con le deduzioni fiscali della manovra. Inoltre, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato la riapertura dei fondi per l’innovazione tecnologica, con contributi a fondo perduto per progetti di ricerca. Le imprese che operano nel Sud possono beneficiare delle agevolazioni ZES, con deduzioni maggiorate e ammortamenti accelerati per investimenti produttivi. Queste misure, se integrate in una strategia complessiva, consentono di ridurre il carico fiscale e migliorare la competitività.

Incentivi e bandi attivi

Tra gli incentivi più rilevanti figurano quelli per assunzioni agevolate, i contributi per la formazione 4.0 e i fondi per la transizione ecologica. Le imprese devono monitorare le scadenze dei bandi e predisporre la documentazione necessaria entro marzo per non perdere le opportunità. L’adozione di una dashboard di controllo che integri scadenze fiscali e HR è oggi una best practice per garantire efficienza e compliance.
Vuoi partire al meglio nel 2026? Organizza subito la tua roadmap: verifica le scadenze fiscali, aggiorna il budget HR e attiva i piani di welfare. Pianificare oggi significa ridurre rischi e cogliere tutte le opportunità disponibili nel primo trimestre.

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