Rottamazione Quater: niente proroga per chi non paga la rata in scadenza

Il Decreto Milleproroghe 2024 consente la riammissione alla rottamazione quater per i contribuenti decaduti entro il 2024, con domanda entro il 30 aprile 2025. Nessuna proroga prevista per i mancati pagamenti del 2025. Scopri le nuove scadenze e le implicazioni per i contribuenti

Il Decreto Milleproroghe (Dl 202/2024), recentemente convertito in legge, introduce una possibilità di riammissione per i contribuenti decaduti dalla rottamazione quater a causa di mancati o tardivi pagamenti entro il 31 dicembre 2024. Tuttavia, questa misura non si applica a chi non effettua il pagamento della rata in scadenza a fine febbraio 2025, il cui termine ultimo, considerando i giorni di tolleranza, è fissato al 5 marzo 2025.

Riammissione per i decaduti entro il 2024

I contribuenti che hanno perso i benefici della rottamazione quater entro la fine del 2024 possono presentare una nuova domanda di adesione entro il 30 aprile 2025. In questa istanza, è possibile scegliere di saldare il debito in un’unica soluzione o attraverso un massimo di dieci rate. Le prime due rate scadranno il 31 luglio e il 30 novembre 2025, mentre le successive avranno scadenze trimestrali fino al 30 novembre 2027. Su queste somme saranno applicati interessi al tasso del 2% annuo a partire dal 1° novembre 2023.

Esclusione per i mancati pagamenti del 2025

Per i contribuenti che non effettueranno il pagamento della rata in scadenza a fine febbraio 2025 (con termine ultimo il 5 marzo 2025), non è prevista alcuna possibilità di riammissione. Pertanto, è fondamentale rispettare questa scadenza per non perdere i benefici della definizione agevolata.

Implicazioni per i contribuenti

  • Rispettare le scadenze: È essenziale effettuare i pagamenti entro i termini previsti per evitare la decadenza dalla rottamazione quater.

  • Attenzione alle nuove opportunità: Chi è decaduto entro il 2024 ha una nuova chance di rientro, ma deve presentare domanda entro il 30 aprile 2025 e seguire il nuovo piano di rateizzazione.

  • Conseguenze della decadenza: Il mancato pagamento comporta la perdita dei benefici della definizione agevolata e il ripristino del debito originario, comprensivo di sanzioni e interessi.

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