Il Sismabonus acquisti, così come altre agevolazioni edilizie, ha subito significative modifiche con la legge di Bilancio 2025. Questo bonus, ideato per incentivare la messa in sicurezza degli immobili contro il rischio sismico, rimane una delle detrazioni più interessanti per chi intende acquistare o ristrutturare immobili situati in zone sismiche. È importante, però, conoscere le novità normative e pianificare le spese in anticipo per massimizzare i benefici fiscali.
Cosa Cambia con la Legge di Bilancio 2025?
La proroga del Sismabonus acquisti si estende al triennio 2025-2027, ma introduce aliquote di detrazione inferiori rispetto al passato. Questo significa che gli acconti pagati entro il 2024 possono fare la differenza per ottenere le percentuali più elevate. Le aliquote attuali (75%-85%) saranno sostituite da percentuali più basse dal 2025 in poi, a meno che non si rispettino precise condizioni.
Ecco una panoramica delle nuove aliquote:
- 2025: Detrazione del 50% per abitazioni principali e del 36% per altri casi.
- 2026 e 2027: Detrazione del 36% per abitazioni principali e del 30% per altri casi.
- Dal 2028: Resta solo il bonus casa standard (articolo 16-bis del Tuir), limitato a detrazioni Irpef per interventi su immobili residenziali.
Come Funziona il Sismabonus Acquisti?
Il Sismabonus acquisti è dedicato all’acquisto di immobili in edifici interamente ristrutturati, situati in zone sismiche 1, 2 e 3. Per ottenere i massimi benefici fiscali, l’immobile deve essere migliorato almeno di una o due classi di rischio sismico.
Le principali condizioni da rispettare sono:
- Acconti pagati entro il 2024: Gli acconti possono beneficiare delle attuali aliquote (75%-85%) se l’immobile viene acquistato con rogito entro il 31 dicembre 2027.
- Riduzione del rischio sismico: Gli interventi devono garantire una riduzione di rischio sismico di almeno una classe.
- Destinazione d’uso: Per ottenere la detrazione massima, l’immobile non deve essere adibito ad abitazione principale al momento del rogito.
Quali Spese Sono Detraibili?
Gli acconti pagati entro il 31 dicembre 2024 seguono queste regole:
- Beneficiano delle aliquote più alte (75%-85%) se rispettano i requisiti di riduzione del rischio sismico.
- Per importi pagati nel 2025, le aliquote si riducono al 50%-36%, salvo i casi specifici previsti.
Ad esempio, se un contribuente versa un acconto di 40.000 euro nel 2024 per l’acquisto di un immobile con miglioramento di due classi di rischio, può detrarre l’85%. Se versa un ulteriore acconto nel 2025 di 20.000 euro, tale somma sarà detraibile al 50%.
Sismabonus Ordinario: Cosa Cambia?
A differenza del passato, nel triennio 2025-2027 il Sismabonus ordinario non farà più distinzione tra interventi che riducono di una o due classi il rischio sismico. Tutti gli interventi antisismici beneficeranno delle aliquote ridotte (30%-50%) anche se comportano solo una lieve riduzione del rischio.
Dal 2025 non saranno più utilizzabili il Sismabonus parti comuni e il Sismabonus singole unità (articolo 16, comma 1-quater e comma 1-quinquies), ma sarà sufficiente rispettare i requisiti del bonus antisismico standard.
Cosa Fare per Non Perdere i Benefici?
Per ottenere il massimo dal Sismabonus, è fondamentale:
- Pianificare gli interventi: Pagare acconti entro il 2024 per garantire le aliquote maggiori.
- Registrare il preliminare: Per il Sismabonus acquisti, è necessario registrare il preliminare di acquisto entro il 2024.
- Rispettare le scadenze: Completare i lavori e il rogito entro il 31 dicembre 2027.