Il decreto Milleproroghe 2023 (D.L. n. 198/2022) ha introdotto una nuova opportunità per i soggetti che non adottano i principi contabili internazionali. Oltre a quanto già previsto dal decreto Agosto, ora è possibile sospendere gli ammortamenti annui relativi al costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali per gli esercizi in corso al 31 dicembre 2021, al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023.
Questa estensione della possibilità di sospendere gli ammortamenti offre alle aziende una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse finanziarie. Tuttavia, è importante notare che, in correlazione con la sospensione degli ammortamenti, sorge l’obbligo di destinare una parte degli utili a una riserva indisponibile, corrispondente alla quota di ammortamento non effettuata. Questa quota si sommerà a quella già destinata per gli ammortamenti degli anni precedenti, includendo quelli del 2020, 2021 e 2022.
Questa misura è stata introdotta per fornire un sollievo finanziario alle imprese che seguono i principi contabili nazionali e non internazionali. Tuttavia, è fondamentale che le aziende comprendano appieno le implicazioni fiscali e contabili di questa decisione e che adottino una pianificazione finanziaria oculata per massimizzare i benefici derivanti dalla sospensione degli ammortamenti.