A partire dal 1° luglio 2025, le società quotate nell’indice Ftse Mib usciranno definitivamente dal regime dello split payment. È quanto stabilito dalla Decisione di esecuzione (UE) 2023/1552 del Consiglio, che pur autorizzando la proroga dello split payment fino al 30 giugno 2026, ha escluso da tale estensione le società quotate italiane rientranti nel Ftse Mib. Questo cambiamento implica modifiche rilevanti nei flussi contabili e negli adempimenti Iva per i fornitori.
Chi è coinvolto e cosa cambia
Fino al 30 giugno 2025, i fornitori di beni e servizi a soggetti pubblici e a società quotate Ftse Mib continueranno a emettere fattura senza addebito dell’Iva, secondo lo schema della scissione dei pagamenti. Dal 1° luglio 2025, per le sole società Ftse Mib, l’Iva tornerà ad essere addebitata in fattura e dovrà essere liquidata dal fornitore secondo le regole ordinarie.
Esempio pratico 1
Un’impresa informatica fornisce servizi mensili a una società Ftse Mib. La fattura del mese di giugno, emessa il 5 luglio 2025, dovrà contenere l’Iva in quanto riferita a prestazioni effettuate prima del 30 giugno ma fatturate dopo tale data. L’Iva sarà a carico del fornitore, che la dovrà includere nella propria liquidazione.
Impatti operativi per i fornitori
Le modifiche impongono aggiornamenti nei sistemi di fatturazione automatica. In particolare:
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è necessario un controllo puntuale della data di effettuazione dell’operazione;
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dal 1° luglio 2025, l’Iva dovrà essere esposta in fattura per tutte le operazioni verso società Ftse Mib, salvo regimi speciali;
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l’Iva sarà dovuta dal fornitore che dovrà inserirla nella liquidazione periodica;
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la società cliente potrà detrarre l’Iva secondo le regole generali.
Le operazioni restano escluse dal nuovo obbligo qualora soggette a reverse charge, o in presenza di regimi speciali (monofase, agenzie di viaggio, regime del margine, intrattenimento), per cui nulla cambia.
Esempio pratico 2
Uno studio tecnico emette una fattura il 2 luglio 2025 per un’attività conclusa il 28 giugno a favore di una società Ftse Mib. Nonostante l’emissione successiva al 30 giugno, l’operazione va trattata ancora con split payment poiché l’effettuazione è avvenuta prima della modifica normativa.
Gestione degli errori in fatturazione
Qualora, per errore, dopo il 30 giugno 2025 venga emessa una fattura con riferimento allo split payment nei confronti di una società Ftse Mib, sarà necessario procedere alla correzione mediante emissione di nota di credito e successiva fattura corretta. La società committente non potrà né trattenere l’Iva né detrarla.
Implicazioni strategiche
Questo cambiamento impone un approccio preventivo e metodico:
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per i fornitori, aggiornamento tempestivo dei gestionali e delle procedure contabili;
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per le società clienti, revisione dei flussi di approvazione e registrazione delle fatture;
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per entrambe le parti, necessità di coordinamento tempestivo per evitare errori e sanzioni.