La creazione di una start-up innovativa può portare importanti benefici fiscali e operativi, se si seguono alcune strategie e accorgimenti nella fase di costituzione. Per fondatori e consulenti, conoscere nel dettaglio il quadro normativo è fondamentale per impostare la società in modo vantaggioso. Ecco quindi come sfruttare appieno le opportunità legate alla scelta del periodo di costituzione e alla possibilità di un aumento di capitale contestuale, con tutte le agevolazioni fiscali previste.
Una delle prime decisioni da prendere riguarda il periodo dell’anno in cui costituire la società. In Italia, le società possono scegliere di avere un esercizio sociale – ovvero il periodo di gestione – che non coincida con l’anno solare, purché questo duri esattamente 12 mesi. Esiste però una possibilità interessante per le start-up: la scelta di un primo esercizio “lungo”, che può durare fino a 15 mesi. Questo significa che, se si costituisce la società negli ultimi mesi dell’anno, il primo esercizio potrebbe terminare alla fine dell’anno successivo, evitando di dover redigere un bilancio per un periodo troppo breve e quindi poco significativo.
Optare per un primo esercizio lungo può offrire diversi vantaggi:
Questa scelta permette di allineare meglio l’inizio delle attività della società con l’effettiva operatività della start-up, riducendo l’onere amministrativo.
Quando si costituisce una start-up innovativa, si può prendere in considerazione anche un aumento di capitale contestuale. Questo significa che i soci possono decidere, all’interno dell’atto costitutivo, di aumentare il capitale sociale dopo la registrazione della società al Registro delle Imprese. Secondo il Consiglio notarile di Firenze, Pistoia e Prato (Orientamento n. 83/2022), è legittimo che i soci decidano, sin dalla costituzione, di aumentare il capitale sociale con decorrenza post-iscrizione, riducendo così i tempi e gli atti necessari per ottenere i fondi.
L’aumento di capitale contestuale offre alcuni vantaggi, tra cui:
Gli investitori persone fisiche che sottoscrivono aumenti di capitale in start-up innovative possono usufruire di una detrazione fiscale:
In aggiunta, la recente Legge 28 ottobre 2024 n. 162 consente, per la detrazione del 30%, la conversione della parte eccedente in credito d’imposta. Questo è particolarmente utile per gli investitori che non riescono a beneficiare dell’intera detrazione per mancanza di capienza IRPEF: in questi casi, la detrazione del 30% può essere preferibile al 50%.
Per poter beneficiare dell’aumento di capitale contestuale, occorre soddisfare alcuni requisiti:
Anche se l’aumento di capitale contestuale può essere molto vantaggioso, presenta alcune criticità:
Per chi intende costituire una start-up innovativa, è fondamentale avere una pianificazione accurata delle tempistiche e delle modalità di aumento di capitale. La scelta di un esercizio lungo e l’aumento di capitale contestuale sono strumenti utili per ottimizzare i costi e i tempi di avvio, oltre a massimizzare i benefici fiscali.
Gli imprenditori e i consulenti devono essere consapevoli delle norme e delle scadenze da rispettare. Un errore, come il mancato versamento del capitale iniziale, può comportare ritardi e la perdita di agevolazioni fiscali. Di conseguenza, ogni fase della costituzione e dell’aumento di capitale deve essere gestita con attenzione per garantire il pieno accesso ai benefici previsti per le start-up innovative, favorendo così un avvio agevolato e sostenibile.