Il Consiglio dei Ministri del 12 giugno 2025 ha approvato un decreto fiscale che concede un importante margine operativo ai titolari di partita Iva. Le scadenze relative a imposte dirette, Irap e Iva vengono prorogate al 21 luglio per oltre 4,6 milioni di contribuenti soggetti agli ISA, grazie a un emendamento collegato alle novità sul concordato preventivo biennale (Dlgs 81/2025). La proroga è stata estesa anche a chi opera con regime forfettario o nei regimi minimi, e alle società e associazioni analogamente classificate.
Per chi effettua i versamenti tra il 22 luglio e il 20 agosto, scatta un piccolo conguaglio: una maggiorazione dello 0,40 %. Questa finestra consente a professionisti e consulenti di pianificare il pagamento del saldo 2024 e del primo acconto 2025, riducendo la pressione fiscale immediata.
Rassicurante per la categoria, il presidente dei commercialisti ha commentato positivamente la decisione, sottolineando come permetta una migliore gestione della compliance fiscale e della calendarizzazione degli adempimenti nel periodo estivo.
Accanto alla proroga, il decreto introduce altre misure di impatto operativo. Tra queste spicca l’equiparazione dell’obbligo di tracciabilità delle spese di trasferta ai lavoratori autonomi, ma limitata a quelle sostenute sul territorio nazionale. Questo rassicura professionisti che operano anche all’estero, i quali saranno esclusi dalle nuove regole onerose sui rimborsi. La stretta si applicherà invece alle spese di rappresentanza, che dovranno d’ora in poi essere pagate con mezzi tracciabili, come già previsto per i dipendenti.
Altri punti salienti riguardano la tassazione delle plusvalenze da cessione di quote in società professionali. Queste vengono ora ricondotte tra i “redditi diversi”, con applicazione della cedolare al 26 %, contribuendo a stabilizzare la disciplina fiscale in un settore di crescente rilevanza.
Sul fronte Iva, il decreto sospende lo split payment obbligatorio per le società quotate a partire dal 1° luglio, allineandosi alle decisioni Ue. Infine, vengono anticipate misure specifiche per il settore vitivinicolo, ampliato il reverse charge nel trasporto e confermata la nuova agevolazione fiscale per ETS e imprese sociali dal 2026.
La proroga offre un respiro utile per la gestione estiva degli adempimenti fiscali e alleggerisce in concreto la pressione sui professionisti, specialmente in un periodo di complessità normativa come quello attuale. Le misure in tema di tracciabilità dei pagamenti semplificano la compliance, offrendo chiarezza operativa. Sul fronte plusvalenze e Iva, la stabilità normativa favorisce una pianificazione fiscale più efficace.