La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità nell’ambito della Transizione 5.0, con incentivi mirati alla sostituzione di macchinari e all’installazione di impianti fotovoltaici. Le modifiche normative favoriscono investimenti più sostenibili, garantendo crediti d’imposta vantaggiosi e agevolazioni anche per le imprese che operano in Zone Economiche Speciali (ZES). Vediamo nel dettaglio cosa cambia.
Sostituzione di Macchinari e Risparmio Energetico
La Transizione 5.0 offre la possibilità di accedere a un credito d’imposta del 35% per l’acquisto di nuovi macchinari destinati alla sostituzione di beni materiali già ammortizzati, a condizione che:
- I macchinari sostituiti siano stati completamente ammortizzati da almeno 24 mesi.
- I nuovi beni garantiscano un miglioramento dell’efficienza energetica, certificato secondo norme di settore (UNI, EN, ISO) o prassi consolidate (linee guida ministeriali o Enea).
Per investimenti che superano i requisiti minimi, con un risparmio energetico documentato superiore al 5% per i processi produttivi o al 3% per le strutture, il contributo può salire fino al 45%. Tuttavia, in questo caso, le imprese devono monitorare i consumi per cinque anni successivi all’investimento per confermare i risparmi previsti.
Investimenti Fotovoltaici: Percentuali Più Alte
Un’importante novità riguarda gli impianti fotovoltaici. Il credito d’imposta per i moduli fotovoltaici è stato potenziato:
- 130% del costo per moduli di categoria base.
- 140% del costo per moduli con caratteristiche tecniche migliorative.
- 150% del costo per moduli ad alta efficienza e provenienti da filiere certificate.
Queste percentuali consentono alle imprese di ottenere un credito d’imposta fino al 67,5% del costo totale, se il fotovoltaico è abbinato a un bene trainante con aliquota al 45%.
Le società di locazione operativa possono beneficiare del credito d’imposta calcolando il risparmio energetico sia sui consumi del noleggiante che del locatario, semplificando così l’accesso alle agevolazioni.
Credito d’Imposta e Zone Economiche Speciali (ZES)
La proroga al 2025 del credito d’imposta per le Zone Economiche Speciali (ZES) e le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) rappresenta un’altra importante misura. Le imprese che operano nelle regioni del Mezzogiorno, incluse Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Molise e Abruzzo, potranno accedere a un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali. La dotazione finanziaria per il 2025 è fissata a 2,2 miliardi di euro.
Adempimenti e Comunicazioni
- Comunicazione iniziale: Dal 31 marzo al 30 maggio 2025, le imprese devono inviare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione contenente l’ammontare delle spese sostenute.
- Comunicazione integrativa: Dal 18 novembre al 2 dicembre 2025, è richiesta una seconda comunicazione per attestare l’avvenuta realizzazione degli investimenti, corredata da fatture elettroniche e certificazione contabile.
Se le spese effettive risultano inferiori a quanto comunicato inizialmente, il credito d’imposta sarà ricalcolato. Eventuali eccedenze potranno essere coperte con fondi dei programmi di coesione europea.
Cumulabilità e Agevolazioni Aggiuntive
Il credito d’imposta della Transizione 5.0 è cumulabile con altre agevolazioni nazionali ed europee, tra cui:
- Crediti d’imposta per le ZES e le ZLS.
- Altri bonus fiscali per la sostenibilità energetica.
Nuove Regole per Software 4.0 e Beni Materiali
Per gli investimenti in software 4.0, la legge di Bilancio 2025 elimina i crediti d’imposta per gli acquisti effettuati dal 1° gennaio 2025. Tuttavia, chi ha prenotato ordini entro il 31 dicembre 2024 può usufruire del bonus fino al 30 giugno 2025.
Per i beni materiali 4.0, il credito d’imposta rimane attivo ma con un tetto massimo di 2,2 miliardi di euro. Le richieste saranno valutate in ordine cronologico, per cui le imprese devono prestare attenzione a inoltrare tempestivamente la documentazione necessaria.