Tutela delle donne, le nuove misure per il 2022

 

Parità di genere e sostegno all’occupazione femminile: nella legge di bilancio stanziate le risorse per il Fondo per la parità salariale di genere e prevista la redazione di un Piano strategico nazionale:

 

Fondo per il sostegno della parità salariale di genere: Sono stati stanziati 52 milioni di euro in favore del Fondo per il sostegno della parità salariale di genere, istituito lo scorso anno sempre in occasione della legge di bilancio. Il medesimo Fondo vede peraltro aumentare le proprie funzioni, dato che non sarà più dedicato soltanto al “sostegno e al riconoscimento del valore sociale ed economico della parità salariale di genere e delle pari opportunità sui luoghi di lavoro” ma dovrà anche occuparsi del sostegno della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, anche attraverso la definizione delle procedure di acquisizione della certificazione della parità di genere di cui all’art. 46-bis del Codice delle pari opportunità. Il Fondo consentirà dunque di finanziare i meccanismi premiali a favore delle imprese introdotti dalla legge 162 del 2021, detta anche legge sulla parità salariale.

 

Piano strategico nazionale per la parità di genere: Unitamente a tale previsione, la legge di bilancio dispone che il/la Presidente del Consiglio dei ministri, anche utilizzando il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità di cui all’art. 19 d.l. 223/2006, e sentendo le amministrazioni interessate e le associazioni femminili dedicate alla parità di genere e al contrasto alle discriminazioni, adotti un Piano strategico nazionale per la parità di genere, in coerenza con gli obiettivi della Strategia europea per la parità di genere 2020 – 2025. Tale piano strategico avrà l’obiettivo di “individuare buone pratiche per combattere gli stereotipi di genere, colmare il divario di genere nel mercato del lavoro, raggiungere la parità nella partecipazione ai diversi settori economici, affrontare il problema del divario retributivo e pensionistico, nonché colmare il divario e conseguire l’equilibrio di genere nel processo decisionale”. Il Fondo di cui all’art. 19 è incrementato di 5 milioni di euro a decorrere dal 2022. Per la redazione del Piano è prevista l’istituzione di una Cabina di regia presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio, ed un Osservatorio nazionale.

 

Indennità di maternità per lavoro autonomo: Un altro tema di intervento riguarda il lavoro autonomo e parasubordinato. Per le lavoratrici iscritte alla gestione separata, libere professioniste, autonome e imprenditrici agricole è stato previsto l’allungamento di 3 mesi del periodo di percepimento dell’indennità di maternità, ma solo nel caso in cui il reddito della lavoratrice risulti, nell’anno precedente la domanda, inferiore a 8.145 euro. Per quanto apprezzabile l’intervento in favore di categorie spesso dimenticate dal legislatore, si segnala sul punto che il limite di reddito appare davvero esiguo per costituire un intervento significativo.

 

Esonero contributivo: Inoltre, è stato previsto, in via sperimentale per il 2022, un esonero contributivo pari al 50% per la durata di un anno in favore delle madri lavoratrici del settore privato; lo sgravio, limitato ai rapporti di lavoro subordinato, decorrerà dal momento del rientro in azienda della lavoratrice dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità. Resta comunque ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

 

Opzione donna: Le lavoratrici potranno accedere al trattamento pensionistico anticipato con un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed un’età anagrafica pari o superiore a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e pari o superiore a 59 anni per le lavoratrici autonome.

 

Piano Strategico nazionale contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica: Il Piano d’Azione Straordinario contro la violenza sessuale e di genere è stato sostituito dal Piano Strategico nazionale contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica; tale nuovo piano verrà redatto dal/dalla Presidente del Consiglio con cadenza almeno triennale. Vengono a tal fine istituiti una Cabina di regia interistituzionale e un Osservatorio, e vengono incrementate le risorse disponibili di 5 milioni di euro. La legge di bilancio ha altresì incrementato le risorse per l’istituzione ed il potenziamento dei centri di riabilitazione per uomini maltrattanti e per le attività di monitoraggio e di raccolta dei dati. Anche questo ultimo provvedimento va nel senso di combattere il fenomeno nel suo complesso: analisi di contesto, interventi di prevenzione e di tutela.

 

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