La Regione Lombardia ha ufficialmente rifinanziato la misura “Formazione continua – Voucher aziendali” con ulteriori 4,7 milioni di euro, portando il plafond disponibile a 26,7 milioni. È un’opportunità concreta e strategica per rafforzare il capitale umano e migliorare la competitività delle imprese, attraverso attività di aggiornamento professionale mirato.
Il bando, attivo fino al 31 luglio 2025 (salvo esaurimento anticipato dei fondi), permette a imprese e lavoratori autonomi con sede o domicilio in Lombardia di accedere a contributi fino a 2.000 euro a persona per corsi di formazione inclusi nel catalogo regionale.
Chi può beneficiare dei voucher
La misura si rivolge a:
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imprese di ogni dimensione, incluse le ditte individuali e i liberi professionisti,
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fondazioni, associazioni ed enti del Terzo settore con attività economica e sede in Lombardia,
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lavoratori autonomi con domicilio fiscale nella regione.
Restano esclusi enti pubblici, enti di formazione accreditati e organismi coinvolti nella gestione del PR FSE+.
I destinatari interni delle attività formative possono essere:
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lavoratori dipendenti (anche in CIG),
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soci lavoratori, coadiuvanti familiari, titolari e soci d’impresa,
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liberi professionisti e autonomi.
Non sono invece ammessi stagisti, apprendisti, lavoratori in somministrazione o soggetti già beneficiari di altri strumenti regionali per la formazione nei 12 mesi precedenti.
Quali corsi sono finanziabili
L’offerta formativa è vincolata al catalogo regionale aggiornato e coerente con il QRSP (quadro regionale degli standard professionali). I corsi devono avere finalità di:
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digitalizzazione e innovazione,
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transizione ecologica,
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internazionalizzazione,
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benessere organizzativo,
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turismo e sviluppo della competitività.
Non sono ammissibili corsi obbligatori per legge o aggiornamenti di ordine professionale. Sono consentiti corsi in FAD sincrona al 100%, purché svolti su piattaforme tracciabili e certificati con attestati finali.
Come funziona il contributo
Ogni voucher copre fino al:
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100% per autonomi e ditte individuali,
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90% per microimprese,
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70% per piccole imprese,
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60% per medie imprese,
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50% per grandi imprese.
Il valore massimo del contributo varia in base al livello EQF del corso:
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fino a 2.000 euro per livelli EQF 6-8,
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fino a 1.500 euro per livelli EQF 4-5,
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fino a 800 euro per livello EQF 3.
Il massimale per impresa è di 50.000 euro annui. Sono finanziabili solo corsi frequentati per almeno il 75%, con rendicontazione entro 80 giorni dalla conclusione.
Modalità operative e criticità ricorrenti
La domanda si presenta su piattaforma regionale, con documentazione completa, pena l’inammissibilità. Sono richiesti:
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visura camerale aggiornata;
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documentazione anagrafica dei partecipanti;
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firma digitale dei moduli A.1 e A.2;
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pagamento bollo tramite pagoPA.
La correttezza formale è condizione necessaria per l’accesso. In questa fase, molte imprese commettono errori su dimensione aziendale o gestione delle scadenze documentali, compromettendo l’ammissibilità del finanziamento.
Esempio pratico 1
Un’impresa artigiana con 5 dipendenti attiva due corsi su digitalizzazione (livello EQF 5). In quanto microimpresa, ottiene il 90% di rimborso fino a 1.500 euro per ciascun corso, per un totale massimo rimborsabile di 2.700 euro.
Esempio pratico 2
Un libero professionista con domicilio fiscale in Lombardia sceglie un corso EQF 6 su internazionalizzazione in modalità FAD sincrona. Riceverà fino a 2.000 euro a copertura integrale dei costi, a condizione di completare almeno il 75% del monte ore.
Opportunità strategica
Investire sulla formazione del personale, con un contributo pubblico strutturato e modulato per dimensione d’impresa, rappresenta una leva strategica a costo ridotto. Rafforzare le competenze dei collaboratori su digitalizzazione, sostenibilità, internazionalizzazione e benessere organizzativo permette di affrontare con metodo le sfide evolutive del mercato.
Lo Studio Beneggi e Associati accompagna le imprese nell’intero processo, dalla selezione dei corsi alla verifica documentale, fino alla rendicontazione. L’obiettivo è garantire accesso sicuro alle risorse disponibili, con massima efficacia e minimo margine di errore. Una consulenza solida non solo evita la perdita di opportunità, ma trasforma l’agevolazione in un asset competitivo.