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Whistleblowing e Modello 231: le linee guida ANAC per l’adeguamento del canale di segnalazione interna

 

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha introdotto nuove linee guida per migliorare l’applicazione della normativa sul whistleblowing, attraverso un processo di consultazione pubblica aperto fino al 9 dicembre 2024. L’obiettivo è promuovere una gestione uniforme delle segnalazioni e facilitare la protezione del whistleblower.

Adeguamento del Modello 231

Uno dei punti chiave delle nuove linee guida riguarda l’adeguamento del Modello 231, che deve includere un canale interno di segnalazione per garantire le tutele previste per i whistleblower. Le aziende sono quindi chiamate a rivedere i propri modelli organizzativi, inserendo specifiche procedure per la gestione delle segnalazioni e adottando misure disciplinari contro chi ostacola o interferisce nel processo di segnalazione.

Coinvolgimento Sindacale

ANAC raccomanda di comunicare l’attivazione del canale di segnalazione alle rappresentanze sindacali (Rsa o Rsu), o in loro assenza, alle organizzazioni sindacali territoriali. Queste comunicazioni devono essere documentate e devono avvenire preferibilmente tramite PEC per garantire la formalità e tracciare l’eventuale risposta.

Gestione delle segnalazioni

Le linee guida propongono due opzioni per la gestione dei canali di segnalazione:

  1. Canale Unico di Segnalazione: Soluzione preferibile per evitare confusione e centralizzare le segnalazioni.
  2. Due Canali Separati: Se l’ente sceglie questa opzione, l’Organismo di Vigilanza (OdV) deve chiedere al segnalante se vuole usufruire delle tutele previste dal whistleblowing e, in caso affermativo, inoltrare la segnalazione entro sette giorni.

Se viene adottato un canale unico, il Modello 231 deve chiarire le modalità di coordinamento tra il gestore delle segnalazioni e l’OdV, che devono operare in sinergia per garantire la conformità alle norme.

Il ruolo dell’Organismo di Vigilanza

L’Organismo di Vigilanza (OdV) svolge un ruolo cruciale, poiché deve monitorare:

  • La corretta attuazione del Modello 231.
  • La conformità dei canali di segnalazione interna alle norme del Dlgs 24/2023.
  • L’aggiornamento periodico del modello organizzativo in base alle nuove direttive.

Sanzioni

ANAC sottolinea che il mancato adeguamento del Modello 231 può esporre l’ente a sanzioni pecuniarie amministrative. Le sanzioni disciplinari sono necessarie per i responsabili di azioni come la ritorsione verso il segnalante, la violazione dell’obbligo di riservatezza, e per chi ostacola la segnalazione.

 

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