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Acquisto dei carburanti, scheda prepagata

Schede prepagate, carte di debito o credito e ogni altro strumento di pagamento elettronico disponibile che consenta almeno l’addebito in corrente. Sono questi gli strumenti operativi, espressamente richiamati nel provvedimento 73203/2018 dell’agenzia delle Entrate, con i quali i titolari di partita Iva dovranno necessariamente familiarizzare, se a partire dal prossimo 1° luglio, vorranno continuare a detrarre l’Iva e le relative spese per carburanti e lubrificanti destinati all’autotrazione.
Il provvedimento dell’Agenzia individua altresì gli strumenti alternativi ai mezzi elettronici sopra richiamati che consentono la detraibilità ai fini Iva (e anche ai fini delle imposte dirette) delle spese di carburante. Si tratta di: bonifico bancario o postale, assegni, addebito diretto in conto corrente.
Se è pur vero che l’amministrazione finanziaria nel provvedimento in questione si è preoccupata in un certo qual senso di «preservare l’operatività attuale», specificando che per l’acquisto dei carburanti è possibile continuare a utilizzare «le carte e i buoni» che consentono al cessionario l’acquisto esclusivo di carburanti (con medesima aliquota Iva). Tutto ciò rimarrà possibile solo quando la cessione/ricarica, sarà documentata anche dalla fattura elettronica (articolo 1, comma 917, della legge 205 del 2017) e a patto che il pagamento avvenga con mezzi tracciabili diversi dal contante.

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