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Il bonus baby sitter gira sul Libretto famiglia

I voucher per l’acquisto di servizi di baby sitting in alternativa al congedo parentale diventano “contributo per l’acquisto di servizi di baby sitting”, il quale viene erogato tramite il Libretto famiglia.
Dal 2018 i voucher escono definitivamente di scena e le mamme che vogliono rinunciare in tutto o in parte al congedo parentale per sostituirlo con il contributo economico per pagare la baby sitter devono utilizzare il Libretto famiglia.
Le caratteristiche del contributo non variano rispetto all’anno scorso e prevedono, quindi, un importo massimo di 600 euro per un massimo di sei mesi per le lavoratrici dipendenti (il valore viene ridotto in proporzione in caso di impiego part time). La durata massima è di 3 mesi per le lavoratrici autonome.
Il confronto tra le due procedure sembra però far emergere un limite di compatibilità dei massimali. Se fruito interamente, il voucher baby sitting ha un importo di 3.600 euro, cioè 600 euro per sei mesi. Le regole del lavoro occasionale, però, prevedono che il singolo prestatore (cioè lavoratore, in questo caso la baby sitter) possa ricevere un massimo di 2.500 euro dallo stesso utilizzatore (in questo caso la mamma) nell’arco dell’anno civile di svolgimento della prestazione lavorativa.

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