Il coronavirus è stato dichiarato una pandemia e sta avendo un impatto senza precedenti sugli individui e sulla nostra economia globale. È un periodo di incertezza. E noi, anche se non abbiamo tutte le risposte, stiamo facendo il possibile per offrire indicazioni ai nostri clienti e ai piccoli imprenditori di tutto il mondo.
Tutti i negozi che vendono beni “non essenziali” sono stati costretti a chiudere. Dunque, ora una delle principali preoccupazioni è: come compensare il calo del fatturato?
Promuovete i buoni regalo: La vendita di buoni regalo produce l’afflusso immediato di denaro contante; e (nella maggior parte dei casi) garantisce anche che i clienti tornino in futuro. Se la vostra azienda ha margini ridotti, i buoni regalo possono aiutarvi a rimanere a galla fino al superamento della crisi. Poiché è necessario ridurre il rischio di contatti umani, vi suggerisco di creare dei buoni regalo digitali e di promuoverli con campagne sui social media e tramite email marketing
Create una strategia di prevendite: I consumatori si rendono conto che il coronavirus sta causando molte difficoltà ai negozi. A livello locale, sono presenti iniziative per sostenere i piccoli esercizi commerciali e aiutarli a garantirsi degli incassi. Un approccio sono le prevendite: potete chiedere ai clienti di pre-ordinare i prodotti più popolari pagando un anticipo o il prezzo intero dei beni.
Vendete a prezzo scontato le scorte improduttive: In questo periodo i negozi che vendono beni non essenziali rischiano il calo della domanda e un eccesso di offerta. Il vostro obiettivo principale a breve termine (4-6 settimane) è non rimanere con il denaro contante immobilizzato nell’inventario o nelle scorte di magazzino. Anche le aziende ben gestite possono avere un 20-30% di scorte improduttive, che ora è il momento di smobilizzare.
Concordate termini di pagamento più ampi con i fornitori: Per assicurarvi una certa liquidità potete puntare anche sulla riduzione delle spese. Un modo per trattenere il capitale circolante è posticipare i pagamenti ai fornitori. Ma attenzione: per preservare l’integrità (e la durata) dei vostri rapporti commerciali, accordatevi con loro il prima possibile; e cercate di trovare un compromesso a breve termine che non li penalizzi eccessivamente.
Sospendete gli ordini pendenti con i fornitori: A seconda del tipo di attività che gestite, potreste dover sospendere la produzione per un periodo a causa del coronavirus. Provvedete a sospendere gli ordini pendenti con i fornitori di materie prime. Prima siete in grado di disdire o differire gli ordini, meglio è per il vostro rapporto con i fornitori.
Tagliate i costi di spedizione: I costi di spedizione possono intaccare i vostri margini; quindi se volete ridurre i costi, vi raccomandiamo di evadere manualmente gli ordini laddove possibile.
Fate domanda per le agevolazioni statali: Possibilmente, cercate di evitare di accollarvi nuovi debiti per fronteggiare la crisi causata dal coronavirus. I governi di tutto il mondo stanno mettendo in atto misure di sostegno finanziario a favore delle piccole imprese colpite dalla pandemia COVID-19. Sul ns. sito, abbiamo pubblicato l’elenco dei programmi istituzionali di agevolazione finanziaria a favore delle PMI e dei piccoli imprenditori. Aggiorneremo costantemente l’elenco.
Strategie per incrementare le vendite online: Per la necessità di distanziamento sociale e l’esigenza di lavorare da casa, ora i consumatori trascorrono più tempo online. Perciò vi consigliamo di focalizzarvi sul vostro negozio online e sul marketing digitale, in modo da compensare la riduzione delle vendite offline. È il momento di ridistribuire le spese di marketing e migliorare l’efficacia delle comunicazioni digitali. Considerate la homepage del sito web come la vostra vetrina. Sfruttate la vostra esperienza di vendita a beneficio di pagine di prodotto e profili sui social media.
Tenetevi in contatto con i vostri migliori clienti: Circa il 20% dei vostri clienti genera l’80% del vostro fatturato, almeno secondo il principio di Pareto. Perciò valutate di consolidare il rapporto con i vostri clienti più preziosi, per assicurarvi la loro fedeltà a lungo termine. Le giuste strategie mantengono voi e il vostro staff produttivi mentre lavorate in remoto, permettendovi di rimanere in contatto con i clienti via SMS e email. Potrete inviare ai clienti consigli personalizzati e lookbook, con i link per l’acquisto online. Infine, considerate di aggiungere la live chat al vostro store per replicare il servizio individualizzato che i clienti sono abituati ad avere in negozio.
Adattate le comunicazioni di marketing: Comunicare durante una crisi richiede tatto. In questo periodo, le aziende dovranno tenere presenti le esigenze dei consumatori e rivedere le loro strategie di marketing e pubblicitarie. Questo potrà significare mettere in pausa le campagne di determinati prodotti, o adattare il copy e i contenuti creativi delle inserzioni alla realtà del coronavirus.
Create “esperienze sociali” sui social media: In assenza di “esperienze nel mondo reale”, i clienti che sono in auto-isolamento si rivolgono sempre più spesso ai social media per trovare contenuti e opportunità di relazionarsi con gli altri. Quindi le aziende dovrebbero sfruttare in modo creativo la loro presenza sui social media.
Offrite la spedizione gratuita o il ritiro e consegna in zona: I costi di spedizione sono una barriera per gli acquirenti online; quindi, se potete, offrite la spedizione gratuita. Un’altra opzione che avete per evitare i costi di spedizione è consentire ai clienti il ritiro davanti al negozio. Altrimenti, offrite un servizio di consegna economico disponibile solo per i clienti che risiedono nella vostra zona.
Estendete i termini per cambi e resi: In considerazione del clima attuale, identificarvi nei clienti e nel loro senso di incertezza può rivelarsi molto utile. Con la chiusura dei negozi, cambi e resi diventano più complicati e ciò rischia di frenare gli acquisti online. L’estensione dei termini previsti nella vostra policy per resi e cambi durante il periodo del coronavirus può alleviare i dubbi dei compratori e incentivare le vendite online.
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