Pagamenti in contante, novità dal 1° luglio: il limite scende a 2 mila euro, sanzioni salate

 

Dal 1 luglio 2020 la nuova soglia al di sopra della quale non si può utilizzare il contante è di 2mila euro (che scenderà a mille il 1° gennaio 2022).

 

Precisamente, il tetto comporta che fino a 1.999 euro è possibile dare soldi in contanti ad un’altra persona o a un’azienda. Dai 2.000 euro in su, invece, per trasferire denaro da un soggetto a un altro è necessario uno strumento tracciabile, come il bonifico bancario, la carta di credito, ecc. Il limite riguarda sia chi riceve il denaro, sia chi effettua il pagamento. E tocca anche le donazioni e i prestiti, anche se fatti tra famigliari. Per i versamenti e i prelievi fatti sul proprio conto corrente, non essendo trasferimento di denaro tra soggetti diversi, non ha limiti e non incappa nelle sanzioni; stesso ragionamento per i pagamenti rateizzati in contanti come, ad esempio, le cure dentistiche.

 

Sanzioni:

  • Fino a 250.000 la sanzione va da un minimo di 2.000 a un massimo di 50.000 euro per le parti contraenti;
  • Oltre i 250.000 euro, la sanzione va da 15.000 a 250.000 euro.
  • Per i professionisti obbligati alla segnalazione in entrambi i casi la sanzione va da 3.000 a 15.00 euro.

 

Le attività di impresa, arti o professioni che hanno fatturato meno di 400.000 euro hanno diritto a un credito di imposta del 30%, come parziale rimborso sulle commissioni addebitate sui pagamenti effettuati con bancomat o carta.

 

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