Decreto Agosto, misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia

 

Diverse le disposizioni emanate a sostegno di lavoratori, famiglie e imprese tra cui le principali prevedono la proroga per un massimo di 18 settimane complessive dei trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga previsti per l’emergenza, che devono essere collocate nel periodo compreso tra il 13 luglio 2020 e il 31 dicembre 2020. Per le aziende che non richiederanno l’estensione dei trattamenti di cassa integrazione verrà riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per un massimo di quattro mesi, entro il 31 dicembre 2020.

Per i datori di lavoro che non hanno integralmente fruito della cassa integrazione o dell’esonero dai contributi previdenziali resta precluso l’avvio delle procedure di licenziamento individuali. Inoltre, è confermata la sospensione delle procedure di licenziamento collettivo. Tali disposizioni non si applicano in caso di licenziamenti motivati dalla cessazione definitiva dell’attività dell’impresa.

Vengono inoltre introdotte nuove indennità per alcune categorie di lavoratori, tra cui 1.000 euro per gli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo danneggiati dall’emergenza Covid-19.

È disposta anche una proroga del reddito d’emergenza per cui sono previsti ulteriori 400 euro per il reddito di emergenza per le famiglie più bisognose.

In tema fiscale il Decreto introduce diverse misure tra cui la rateizzazione dei versamenti sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio: il 50% del totale potrà essere versato, senza applicazione di sanzioni o interessi, in un’unica soluzione entro il 16 settembre 2020 o mediante rateizzazione (fino a 4 rate mensili di pari importo) con il pagamento della prima rata entro il 16 settembre. Il restante 50% può essere corrisposto, senza sanzioni e interessi, in un massimo di 24 rate mensili di pari importo, a partire dal 16 gennaio 2021.

Per i contribuenti soggetti agli ISA (Indici sintetici di affidabilità) e i forfettari che abbiano subito un calo di almeno il 33% nel primo semestre del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, il termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto Irap è prorogato al 30 aprile 2021.

Prorogata fino al 15 ottobre la sospensione dei termini di versamento delle entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, dei piani di dilazione, nonché la sospensione degli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi aventi a oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro.

Risultano inoltre sospese per l’anno in corso anche Tosap (Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) e Cosap (Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) per le attività di ristorazione.

Prorogato di un mese il credito d’imposta locazioni e sua estensione, indipendentemente dal limite dimensionale di 5 milioni di euro, alle imprese termali (oltre a quelle alberghiere, agrituristiche, alle agenzie di viaggio e tour operator).

Viene altresì sospesa la seconda rata dell’IMU dovuta per il 2020 da strutture ricettive alberghi, campeggi e b&b, oltre che stabilimenti balneari. La misura è estesa anche alle fiere e a cinema e teatri, a patto che i proprietari siano anche i gestori delle attività. Per cinema e teatri la sospensione, previa autorizzazione comunitaria, riguarda anche l’imposta dovuta per il 2021 e il 2022.

Si prevede la possibilità di rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2019, con esclusione degli immobili alla cui produzione o scambio sia diretta l’attività di impresa. La rivalutazione, che potrà riguardare anche singoli beni,  deve essere eseguita nel bilancio dell’esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019. Il maggior valore attribuito ai beni in sede di rivalutazione può essere riconosciuto ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP a decorrere dall’esercizio successivo a quello con riferimento al quale la rivalutazione è stata eseguita, mediante il versamento di un’imposta sostitutiva del 3%, pagabile in tre rate annuali, sia per i beni ammortizzabili sia per quelli e non ammortizzabili. In caso di cessione dei beni nei tre esercizi successivi a quello nel cui bilancio la rivalutazione è stata eseguita, ai fini della determinazione delle plusvalenze o minusvalenze si ha riguardo al costo del bene prima della rivalutazione. Il saldo attivo di rivalutazione potrà essere affrancato mediante il versamento di una imposta sostitutiva del 10% da corrispondere con le stesse modalità del versamento dell’imposta sostitutiva del 3%.

Infine, anche se solo per il periodo di imposta 2020, viene raddoppiato – passando da 258,23 euro a 516,46 euro – l’importo del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dall’impresa ai propri dipendenti che non concorre alla formazione del reddito del lavoratore.

Vengono rifinanziati alcuni strumenti di supporto alle imprese: 64 milioni per la “nuova Sabatini”; 500 milioni per i contratti di sviluppo; 200 milioni per il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa; 50 milioni per il voucher per l’innovazione; 950 milioni per il Fondo Ipcei per il sostegno alle imprese che partecipano alla realizzazione di importanti progetti di interesse europeo. Viene rifinanziato per 7,8 miliardi di euro (per il triennio 2023-24-25) il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, per favorire l’accesso al credito attraverso la concessione di una garanzia pubblica. Per le PMI è prorogata anche la moratoria su prestiti e mutui: dal 30 settembre 2020 il termine viene esteso al 31 gennaio 2021 (al 31 marzo 2021 per le imprese del comparto turistico).

Sono previsti anche incentivi statali per chi acquista e immatricola in Italia autovetture a basse emissioni di CO2.

Inoltre vengono incentivati gli acquisti effettuati con forme di pagamento elettroniche, con uno stanziamento per il rimborso di una parte degli acquisti effettuati con queste modalità di pagamento.

Previsti fondi per i settori del turismo, della ristorazione e della cultura, tra cui uno specifico finanziamento per gli esercizi di ristorazione che abbiano subito una perdita di fatturato da marzo a giugno 2020 di almeno il 25% rispetto allo stesso periodo del 2019 e contributi a fondo perduto in favore degli esercenti dei centri storici che abbiano registrato a giugno 2020 un calo di oltre il 33% del fatturato rispetto allo stesso mese del 2019.

Infine, in riferimento agli enti territoriali, sono stati incrementati i fondi istituiti dal Decreto Rilancio salvaguardare gli equilibri di bilancio e garantire la regolarità dell’azione pubblica.

 

Chiedi informazioni

Condividi :

ARCHIVIO

29 Lug 2024

chiusura uffici | 12-30 agosto

ARCHIVIO

31 Dic 2023

Sospensione ammortamenti 2023

ARCHIVIO

31 Dic 2023

Legge di bilancio 2024 approvata dal Parlamento

CERCA