Il decreto “Semplificazioni” introduce alcune modifiche alla misura di sostegno agli investimenti delle imprese, cd. “Nuova Sabatini”. In primo luogo, innalza la soglia entro la quale il contributo statale in conto impianti è erogato in unica soluzione. Inoltre, semplifica e rende più efficace la misura per le imprese del Mezzogiorno prevedendo un decreto del Mise, di concerto con il Mef, per la definizione di specifiche modalità operative e l’erogazione del contributo in unica soluzione a conclusione del programma di investimento, nonché la possibilità di utilizzo dei fondi europei.
La cd. Sabatini-ter o «nuova Sabatini» modificata più volte dal legislatore in questi anni è finalizzata alla concessione ed erogazione dei contributi e dei finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature ad alto valore tecnologico da parte delle Pmi; l’agevolazione riguarda anche l’acquisto di beni immateriali, tra cui software, sistemi, piattaforme e applicazioni.
Lo strumento agevolativo definito «Beni strumentali – Nuova Sabatini», istituito dal decreto del Fare, è finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e a migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.
Attualmente l’agevolazione è finalizzata:
- alla concessione di finanziamenti agevolati da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti ad apposita convenzione con il Mise, per investimenti in beni strumentali;
- all’accesso ad un contributo statale in conto impianti per gli investimenti nei beni strumentali in questione, parametrato a un tasso di interesse convenzionalmente assunto (pari al 2,75% annuo per gli investimenti “ordinari” e al 3,575% (+30%) per gli investimenti “Industria 4.0”);
- I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti cd. «Industria 4.0», che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30% previsto dalla L. 232/2016 (legge di Bilancio 2017), sono individuati all’interno degli Allegati 6/A e 6/B alla circolare Mise 15 febbraio 2017, n. 14036 e ss.mm.ii.
L’articolo 39, comma1, del decreto «Semplificazioni» attraverso una modifica dell’articolo 2, comma 4, del Dl 69/2013, innalza da 100.000 a 200.000 euro la soglia entro la quale il contributo statale in conto impianti è erogato in un’unica soluzione, anziché in più quote.
Il comma 2, inoltre, interviene sull’articolo 1, comma 226, della legge di Bilancio 2020. La disposizione in commento, aggiungendo ulteriori periodi al comma 226 citato, dispone che i contributi statali, maggiorati nella misura del 100% in favore delle imprese del Mezzogiorno, sono erogati alle imprese beneficiarie:
- in unica soluzione,
- con modalità procedurali stabilite con decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze.
L’intervento può essere cofinanziato con risorse rivenienti da fondi strutturali e di investimento europei, anche per sostenere, applicando la medesima maggiorazione del 100%, investimenti diversi da quelli relativi a «Industria 4.0».