Possono presentare la domanda di agevolazione le micro, piccole e medie imprese aventi sede legale e operativa sul territorio nazionale.
È necessario che le imprese richiedenti le agevolazioni abbiano uno dei seguenti tre requisiti:
Il rapporto di ricerca con esito non negativo è quello che evidenzi almeno due requisiti su tre tra quelli di novità, attività inventiva e applicazione industriale.
È necessario che le imprese richiedenti siano iscritte al Registro delle imprese all’atto della presentazione delle domande, ancorché di nuova costituzione, siano nel libero e pieno esercizio dei propri diritti e non siano in condizione di liquidazione volontaria o non abbiano in corso procedure concorsuali o, ancora, non abbiano in corso atti di revoca di fondi pubblici.
Sono ammissibili gli investimenti effettuati esclusivamente dopo la presentazione della domanda di agevolazione. I mezzi di pagamento ammessi sono solo bonifici bancari, Ri.Ba., assegni microfilmati, carte di debito, carte di credito, R.I.D.
Le spese ammissibili sono suddivise in tre Macroaree e, ai fini della loro ammissibilità, è indispensabile che sia previsto almeno un costo della Macroarea A mentre quelle B e C, se previste, non possono superare il 40% dell’investimento. Le Macroaree sono:
Le risorse disponibili sono pari a 23 milioni di euro, salvo la possibilità di incrementi con risorse della programmazione comunitaria relativa ai fondi strutturali o derivanti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il 5% delle somme sopra citate sono riservate alle imprese richiedenti aventi rating di legalità.
Il contributo concedibile è in conto capitale ed è pari all’80% degli investimenti ammessi fino ad un massimale di 140.000 euro. Non è prevista cumulabilità dell’incentivo con altre agevolazioni concesse, anche a titolo de minimis, riferite alle stesse spese e agli stessi costi ammissibili. Fa eccezione la garanzia del Fondo di garanzia sul finanziamento bancario destinato a coprire la quota non ammessa alle agevolazioni.
L’apertura dello sportello è prevista il 28 settembre 2021 alle ore 12.00 fino ad esaurimento fondi.
Le domande di agevolazione vengono valutate secondo l’ordine di arrivo delle richieste. L’iter prevede una prima valutazione sui requisiti oggettivi della partecipazione al bando e poi una valutazione di merito al fine di verificare la coerenza delle imprese proponenti e l’investimento da realizzare oltre alla sostenibilità economico-finanziaria e la congruità degli investimenti. È anche previsto un colloquio conoscitivo al fine di verificare ulteriormente il progetto presentato.
Una volta chiusa la fase valutativa, è comunicata via Pec al soggetto richiedente l’ammissione alle agevolazioni e viene contestualmente emesso il provvedimento di concessione che regola, contrattualmente, i rapporti tra Invitalia e soggetto beneficiario, definendo le procedure per l’ottenimento alle agevolazioni come previsto nel bando di finanziamento.
È possibile attuare gli investimenti in 3 stati di avanzamento lavori di cui il primo, nella misura non oltre il 30% del contributo concesso, richiedibile previa presentazione di una fideiussione bancaria o polizza assicurativa a favore di Invitalia, irrevocabile, incondizionata ed esigibile a prima richiesta e di importo pari all’entità del primo Sal. Un ulteriore stato avanzamento lavori intermedio, tra il 30% ed il 60% del contributo concesso, è obbligatorio presentarlo entro e non oltre 12 mesi dalla data di sottoscrizione dell’atto di concessione ed entro 18 mesi da quest’ultimo occorre presentare il saldo finale, allegando anche i titoli di spesa oltre a quietanze ed estratti conto bancari, pena la revoca delle agevolazioni.
Un supporto per le imprese, startup e per chi ha un’idea di business da sviluppare.
Richiedi un appuntamento per lo sviluppo del tuo business: valutiamo la tua idea.