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Bando Brevetti+ 2021

 

Possono presentare la domanda di agevolazione le micropiccole e medie imprese aventi sede legale e operativa sul territorio nazionale.

 

È necessario che le imprese richiedenti le agevolazioni abbiano uno dei seguenti tre requisiti:

  • siano titolari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente all’1° gennaio 2017 ovvero siano titolari di una licenza esclusiva trascritta all’UIBM di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente all’1° gennaio 2017. In entrambi i casi i brevetti devono essere in regola con i pagamenti delle tasse di mantenimento in vita, ove dovute, al momento della presentazione della domanda;
  • siano titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente all’1° gennaio 2017 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
  • siano titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente all’1° gennaio 2017, con il relativo rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto.

Il rapporto di ricerca con esito non negativo è quello che evidenzi almeno due requisiti su tre tra quelli di novità, attività inventiva e applicazione industriale.

È necessario che le imprese richiedenti siano iscritte al Registro delle imprese all’atto della presentazione delle domande, ancorché di nuova costituzione, siano nel libero e pieno esercizio dei propri diritti e non siano in condizione di liquidazione volontaria o non abbiano in corso procedure concorsuali o, ancora, non abbiano in corso atti di revoca di fondi pubblici.

 

Sono ammissibili gli investimenti effettuati esclusivamente dopo la presentazione della domanda di agevolazione. I mezzi di pagamento ammessi sono solo bonifici bancari, Ri.Ba., assegni microfilmati, carte di debito, carte di credito, R.I.D.

Le spese ammissibili sono suddivise in tre Macroaree e, ai fini della loro ammissibilità, è indispensabile che sia previsto almeno un costo della Macroarea A mentre quelle B e C, se previste, non possono superare il 40% dell’investimento. Le Macroaree sono:

  1. Progettazioneingegnerizzazioneindustrializzazione: studio di fattibilità (specifiche tecniche con relativi elaborati, individuazione materiali, definizione ciclo produttivo, layout prodotto); progettazione produttiva; studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo; realizzazione firmware per macchine controllo numerico; progettazione e realizzazione software solo se relativo al procedimento oggetto della domanda di brevetto o del brevetto; test di produzione; rilascio certificazioni di prodotto o di processo strettamente connesse al brevetto oggetto della domanda.
  2. Organizzazionesviluppo: servizi per la progettazione organizzativa; organizzazione dei processi produttivi; servizi di IT Governance; analisi per la definizione qualitativa e quantitativa dei nuovi mercati geografici e settoriali; definizione della strategia di comunicazione, promozione e presidio dei canali distributivi.
  3. Trasferimento tecnologico: predisposizione accordi di segretezza; predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto; costi dei contratti di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università (accordi di ricerca sponsorizzati).

 

Le risorse disponibili sono pari a 23 milioni di euro, salvo la possibilità di incrementi con risorse della programmazione comunitaria relativa ai fondi strutturali o derivanti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il 5% delle somme sopra citate sono riservate alle imprese richiedenti aventi rating di legalità.

Il contributo concedibile è in conto capitale ed è pari all’80% degli investimenti ammessi fino ad un massimale di 140.000 euro. Non è prevista cumulabilità dell’incentivo con altre agevolazioni concesse, anche a titolo de minimis, riferite alle stesse spese e agli stessi costi ammissibili. Fa eccezione la garanzia del Fondo di garanzia sul finanziamento bancario destinato a coprire la quota non ammessa alle agevolazioni.

 

L’apertura dello sportello è prevista il 28 settembre 2021 alle ore 12.00 fino ad esaurimento fondi.

 

Le domande di agevolazione vengono valutate secondo l’ordine di arrivo delle richieste. L’iter prevede una prima valutazione sui requisiti oggettivi della partecipazione al bando e poi una valutazione di merito al fine di verificare la coerenza delle imprese proponenti e l’investimento da realizzare oltre alla sostenibilità economico-finanziaria e la congruità degli investimenti. È anche previsto un colloquio conoscitivo al fine di verificare ulteriormente il progetto presentato.

Una volta chiusa la fase valutativa, è comunicata via Pec al soggetto richiedente l’ammissione alle agevolazioni e viene contestualmente emesso il provvedimento di concessione che regola, contrattualmente, i rapporti tra Invitalia e soggetto beneficiario, definendo le procedure per l’ottenimento alle agevolazioni come previsto nel bando di finanziamento.

È possibile attuare gli investimenti in 3 stati di avanzamento lavori di cui il primo, nella misura non oltre il 30% del contributo concesso, richiedibile previa presentazione di una fideiussione bancaria o polizza assicurativa a favore di Invitalia, irrevocabile, incondizionata ed esigibile a prima richiesta e di importo pari all’entità del primo Sal. Un ulteriore stato avanzamento lavori intermedio, tra il 30% ed il 60% del contributo concesso, è obbligatorio presentarlo entro e non oltre 12 mesi dalla data di sottoscrizione dell’atto di concessione ed entro 18 mesi da quest’ultimo occorre presentare il saldo finale, allegando anche i titoli di spesa oltre a quietanze ed estratti conto bancari, pena la revoca delle agevolazioni.

 

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