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Bonus INPS maggio 600 e 1000 euro: chi deve rifare la domanda e chi no

 

A partire dal 19 giugno, è possibile fare domanda per ottenere i bonus relativi al mese di maggio 2020 previsti dal Decreto Rilancio. Il beneficio economico, erogato dall’INPS, è riconosciuto alle seguenti categorie di lavoratori:

  • liberi professionisti con partita IVA, compresi partecipanti a studi associati/società semplice;
  • collaboratori coordinati e continuativi;
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali.

 

L’automatismo viene riconosciuto a tutti, tranne che ai liberi professionisti in possesso di partita IVA, per i quali sono stati introdotti nuovi requisiti. Come spiega il sito dell’INPS, ad eccezione dei liberi professionisti, per coloro che hanno già richiesto l’indennità per il mese di marzo 2020, sarà rinnovata automaticamente per i mesi di aprile e maggio (ove previsto), senza necessità di presentare una nuova domanda.

 

In particolare, a chi ha beneficiato dell’indennità relativa a marzo, viene accreditata la medesima misura anche per aprile, senza necessità di invio di una nuova domanda. Per l’indennità di maggio, invece, limitatamente ai professionisti, è necessario presentare una domanda, anche se si è già fruito delle indennità di marzo e aprile.

 

Le seguenti categorie di lavoratori, se hanno già richiesto e ottenuto il bonus di marzo, non dovranno quindi presentare altre domande:

  • lavoratori dello spettacolo (per i quali sono previsti 600 euro per tutti i tre mesi, ma i requisiti richiesti per accedere al bonus di aprile e maggio sono stati modificati dal Decreto Rilancio);
  • lavoratori somministrati impiegati presso imprese utilizzatrici del settore turismo e stabilimenti balneari;
  • lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (che a maggio ricevono 1000 euro);
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali (che a maggio ricevono 1000 euro).

 

Per ottenere il bonus previsto per maggio 2020 da 1000 euro, devono invece rifare la domanda:

  • i liberi professionisti con partita IVA;
  • i liberi professionisti partecipanti a studi associati/società semplice con partita IVA;
  • i liberi professionisti iscritti a Casse Private.

 

L’ottenimento del bonus INPS per maggio è subordinato alla verifica del requisito di una perdita del 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

 

L’indennità di mille euro per le partite Iva iscritte alla gestione separata Inps non viene riconosciuta a chi ha avviato l’attività dopo aprile 2019 e di conseguenza non ha la possibilità di dimostrare un calo del reddito di almeno il 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto al pari periodo dell’anno scorso.

 

L’indennità, al pari dei 600 euro di marzo e aprile, può essere chiesta anche dai partecipanti a studi associati o società semplici.

 

 

 

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