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Brevetti, premiata la ricerca anche senza successo

 

Requisito per le micro, piccole e medie imprese che vogliono presentare domanda per incentivi a fondo perduto è la titolarità di un brevetto di invenzione industriale concesso in Italia dopo il 1° gennaio 2019, oppure la titolarità di una licenza esclusiva trascritta dall’Uibm. In entrambi i casi i brevetti devono risultare in regola con i pagamenti delle tasse di mantenimento in vita. In alternativa le imprese possono essere anche titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 1° gennaio 2020 con un rapporto di ricerca di esito negativo oppure essere in possesso di una domanda di brevetto europeo o internazionale. Sono escluse le imprese che svolgono attività connesse a combustibili fossili, alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico. Anche le aziende escluse dagli aiuti de minimis non potranno partecipare al bando in questione, disciplinato secondo il regolamento Ue 1407/2013.

 

Le voci di spesa ammissibili sono di tre macroaree:

  • Una prima che comprende la progettazione, l’ingegnerizzazione e l’industrializzazione, in cui si configurano sottoservizi come test di produzione, studio di fattibilità e la progettazione e la realizzazione di software, con conseguente rilascio di certificazioni di prodotto o di processo.
  • La seconda macroarea comprende lo sviluppo e l’organizzazione, attraverso ad esempio la definizione della strategia di comunicazione, promozione e presidio dei canali distributivi.
  • La terza macroarea è legata al trasferimento tecnologico degli accordi di segretezza e/o di concessione in licenza del brevetto. Sono ammissibili in questa sezione i costi dei contratti di collaborazione tra Pmi e istituti di ricerca e università.

 

Ai fini dell’ammissibilità però, il progetto non può basarsi su un unico servizio e gli importi delle macroaree di organizzazione e trasferimento tecnologico non possono superare il 40% del totale del piano richiesto. Nel progetto deve essere presente almeno una voce di spesa contenuta nella prima macroarea di intervento.

 

L’agevolazione per i de minimis prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto del valore massimo di 140 mila euro. La percentuale di aiuti non può superare l’80% dei costi ammissibili. Il limite è elevato al 100% per le imprese beneficiarie che al momento della presentazione della domanda risultavano contitolari con un ente pubblico di ricerca della domanda di brevetto, di brevetto rilasciato o titolari di una licenza esclusiva avente per oggetto un brevetto rilasciato ad uno dei suddetti enti pubblici. Questa licenza deve essere già trascritta all’Uibm, senza vincoli di estensione territoriale. L’aiuto non è cumulabile con altre agevolazioni sulle stesse voci di spesa. La dote finanziaria è di 30 milioni di euro, di cui 10 a valere sul fondo del Pnrr.

 

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