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Conto impianti, ammesse le spese su macchinari 4.0 e fotovoltaico

 

Il decreto del ministero dello Sviluppo economico 10 febbraio 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 78 del 2 aprile 2022, definisce le spese ammissibili al nuovo incentivo per le piccole e medie imprese su tutto il territorio nazionale.

 

Saranno ritenuti prioritari i progetti che favoriscono l’economia circolare e la sostenibilità energetica dell’impresa. Le agevolazioni sono erogate sotto forma di contributi a fondo perduto, che variano a seconda della localizzazione dell’impresa.

 

Possono essere erogate per promuovere nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili, volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa. Gli aiuti prevedono percentuali di aiuto diverse dai massimali standard previsti dagli aiuti di Stato, in quanto sono concessi in base alla sezione 3.13 del Quadro temporaneo, allo scopo di superare la contrazione indotta dalla crisi pandemica, orientando la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.

 

Tecnologie Transizione 4.0: Quella delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0 è la voce che deve essere «preponderante». Sono riconosciute valide le spese che riguardino l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature correlati di programmi informatici e licenze finalizzate all’utilizzo degli stessi, nonché l’acquisizione di certificazioni ambientali. Sono ammissibili anche le spese relative alle opere murarie, ma solo nei limiti del 40 per cento del totale dei costi ammissibili.

 

Processo sostenibile: Tra le spese ammissibili rientrano le soluzioni atte a consentire un utilizzo efficiente delle risorse, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti, con lo scopo di riutilizzarli in un’ottica di economia circolare o a “rifiuto zero”. Sono anche ammessi i costi sostenuti in strumenti e metodologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua e l’implementazione di sistemi di selezione del materiale multileggero. Sono ammissibili anche le proposte di nuovi modelli di packaging intelligente, in parte realizzati con materiali recuperati da precedenti cicli di produzione.

 

Sostenibilità energetica: Tra le misure atte a migliorare la sostenibilità energetica sono ammesse le spese per l’installazione o la sostituzione di impianti ad alta efficienza e l’installazione di impianti di produzione di energia termica o elettrica da fonte rinnovabile.

 

I progetti potranno essere presentati una volta che un apposito decreto fisserà le date. Dovranno essere realizzati da parte delle imprese entro 12 mesi dal momento di accettazione della domanda di contributo. Sono inammissibili le spese sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria, per l’acquisto o la locazione di terreni e fabbricati, per consulenze e prestazioni d’opera professionale ivi incluse le spese notarili, di funzionamento e i costi inerenti a beni la cui installazione non è prevista presso l’unità produttiva interessata dal programma.

 

Non sono ammessi i programmi di spesa il cui importo complessivo sia inferiore a 500mila euro per il Mezzogiorno e a un milione di euro per il Centro Nord. Le spese devono essere pagate esclusivamente tramite bonifici bancari o ricevute bancarie, così da consentirne la piena tracciabilità

 

Per i programmi di investimento da realizzare nelle zone delle regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto è prevista una percentuale a fondo perduto del 35% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese e del 25% per le medie imprese. In Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60 per cento delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50 per cento per le imprese di media dimensione. Nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50 per cento delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40 per cento per le imprese di media dimensione. Per i programmi di investimento realizzati nelle aree del Mezzogiorno, nel caso in cui il programma agevolato sia concluso entro nove mesi dalla data di concessione delle agevolazioni, è riconosciuta una maggiorazione del contributo in conto impianti pari a 5 punti percentuali.

 

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