Le PMI interessate possono richiedere il credito d’imposta dal 1° ottobre 2024 fino al 31 marzo 2025. Questa agevolazione fiscale copre fino al 50% dei costi di consulenza sostenuti per il processo di quotazione in borsa, per un massimo di 500.000 euro.
Requisiti
Per accedere al credito d’imposta, le PMI devono soddisfare alcuni criteri fondamentali, tra cui:
Attività di consulenza agevolate
Sono ammissibili al credito d’imposta diverse tipologie di consulenza, tra cui:
È importante sottolineare che le consulenze devono essere fornite da soggetti esterni, con costi non ricorrenti e non associati a consulenze ordinarie come quelle fiscali o pubblicitarie.
Modalità di calcolo
Il credito d’imposta è pari al 50% delle spese ammissibili fino a un massimo di 500.000 euro e può essere utilizzato in compensazione secondo le regole ordinarie a partire dall’anno successivo alla quotazione. Non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile IRAP e non è soggetto ai limiti di cui agli articoli 1, comma 53, della Finanziaria 2008 e 34 della Finanziaria 2001.
Procedura di presentazione
La domanda di accesso al credito deve essere inviata via PEC all’indirizzo dedicato del MIMIT (dgind.div05@pec.mimit.gov.it) entro il 31 marzo 2025. I costi sostenuti devono essere accompagnati da un’attestazione di un revisore legale, un dottore commercialista o il presidente del collegio sindacale che certifichi l’effettività delle spese e la loro ammissibilità ai fini del credito.
Futuro dell’incentivo
L’articolo 73 della Legge di Bilancio 2025 prevede il possibile prolungamento del credito d’imposta fino al 31 dicembre 2027, ampliando così le opportunità per le PMI di accedere ai mercati dei capitali e promuovere la crescita aziendale.