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Decreto Natale 2020, contributo a fondo perduto da destinare all’attività dei servizi di ristorazione

 

Al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive introdotte dal decreto-legge per contenere la diffusione dell’epidemia «Covid-19» del 18/12/2020, è riconosciuto un contributo a fondo perduto, a favore dei soggetti che hanno la partita IVA attiva dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai seguenti codici ATECO:

  • 561011 – Ristorazione con somministrazione
  • 561012 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
  • 561020 – Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
  • 561030 – Gelaterie e pasticcerie
  • 561041 – Gelaterie e pasticcerie ambulanti
  • 561042 – Ristorazione ambulante
  • 561050 – Ristorazione su treni e navi
  • 562100 – Catering per eventi, banqueting
  • 562910 – Mense
  • 562920 – Catering continuativo su base contrattuale
  • 563000 – Bar e altri esercizi simili senza cucina

Il contributo non spetta ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° dicembre 2020.

 

Il contributo a fondo perduto spetta esclusivamente ai soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto di cui al Decreto Rilancio (articolo 25 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77), che non abbiano restituito il già menzionato ristoro, ed è corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo. L’ammontare del contributo è pari al contributo già erogato ai sensi dell’articolo 25 del decreto-legge n. 34 del 2020. In ogni caso, l’importo del contributo di cui al presente articolo non può essere superiore a euro 150.000,00.

 

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