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Decreto Rilancio, sostegno per il lavoro

 

Dopo il Decreto Cura Italia in marzo e il Decreto Liquidità in aprile, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo decreto economico da 55 miliardi di euro. Il Decreto Rilancio va a rifinanziare alcuni dei provvedimenti già presi, come cassa integrazione e bonus partite IVA, e introduce nuove misure economiche a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie: ecobonus ristrutturazioni, indennizzo a fondo perduto, reddito di emergenza, bonus mobilità e bonus vacanze.

 

Proroga cassa integrazione

La cassa integrazione viene prorogata per ulteriori nove settimane, da poter richiedere fino al 31 ottobre 2020. Inoltre, vi sono delle novità che riguardano le modalità di fruizione dell’integrazione salariale che vengono semplificate. I datori di lavoro che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario con causale “emergenza COVID-19”, per una durata massima di nove settimane per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020, incrementate di ulteriori cinque settimane nel medesimo periodo per i soli datori di lavoro che abbiamo interamente fruito il periodo precedentemente concesso fino alla durata massima di nove settimane. È riconosciuto anche un eventuale ulteriore periodo di durata massima di quattro settimane di trattamento per periodi decorrenti dal 1 settembre 2020 al 31 ottobre 2020. Diventa più veloce la procedura per la Cassa in deroga: il datore di lavoro potrà rivolgersi direttamente all’Inps superando il doppio canale-Inps-Regioni e i relativi rallentamenti. L’Inps, in 15 giorni dall’arrivo dell’istanza, erogherà un anticipo dell’assegno del 40 per cento.

 

Stop licenziamenti

Prolungato di altri 3 mesi il divieto ai datori di lavoro di licenziare per giusta causa i propri dipendenti. Sospese anche le procedure dei licenziamenti collettivi e individuali per motivo oggettivo in corso. Inoltre, per tutti i datori di lavoro, a prescindere dal numero di dipendenti, che nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 17 marzo 2020 abbiano proceduto al recesso del contratto di lavoro per giustificato motivo, possono revocare il recesso purché contestualmente faccia richiesta del trattamento di cassa integrazione salariale in deroga. In questo modo il rapporto di lavoro si intende ripristinato senza soluzione di continuità, senza oneri né sanzioni per il datore di lavoro.

 

Congedo parentale straordinario

Per l’anno 2020 a decorrere dal 5 marzo e fino al 31 luglio 2020, e per un periodo continuativo o frazionato comunque non superiore a trenta giorni, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato hanno diritto a fruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni, di uno specifico congedo, per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50% della retribuzione.

 

Smart Working: diritto al lavoro agile

Fino alla cessazione dello stato di emergenza, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, anche in assenza degli accordi individuali e degli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 81/2017, a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione. La prestazione lavorativa in lavoro agile può essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dal datore di lavoro.

 

Proroga Naspi

Prorogata di due mesi l’erogazione della nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASPI) dell’Indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa (DIS-COLL) la cui fruizione termini nel periodo compreso tra il 1° febbraio 2020 e il 30 aprile 2020. L’importo riconosciuto per ciascuna mensilità aggiuntiva è pari all’importo dell’ultima mensilità spettante per la prestazione originaria.

 

Bonus colf e badanti

Previsto un bonus per i lavoratori domestici che rispettino i seguenti requisiti:

  • uno o più contratti di lavoro per almeno 10 ore settimanali;
  • contratto/i in corso alla data del 23 febbraio 2020;
  • lavoratori non conviventi con la famiglia datrice di lavoro;
  • non devono aver ottenuto altre indennità previste dal Decreto Cura Italia;
  • non devono essere titolari di pensione.

L’indennità sarà corrisposta per i mesi di aprile e maggio, con un importo pari a 500 euro per ciascun mese.

 

Legge 104, proroga permessi extra

Si aggiungono ulteriori 12 giorni di permesso retribuito coperto da contribuzione figurativa in favore dei disabili e dei loro familiari complessivamente fruibili nei mesi di maggio e giugno 2020 (ordinariamente i permessi sono di 3 giorni al mese – cd. Legge 104).

 

Sovvenzioni stipendi

Previste poi delle sovvenzioni concesse dagli enti locali per far fronte al pagamento di salari, stipendi e compensi ai lavoratori autonomi, in modo da evitare i licenziamenti e le contrazioni occupazionali. Le sovvenzioni non potranno superare i 12 mesi dalla domanda.

 

 


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