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Decreto ristoro: ristori a metà novembre sui conti

 

Si allarga fino a 462mila la platea delle imprese ammesse al nuovo contributo a fondo perduto approvato ieri sera dal Governo.

 

Accredito dei ristori: L’accredito dei ristori, secondo quanto promesso, arriverà il 15 novembre in automatico sul conto corrente dei contribuenti che avevano ottenuto (senza restituirlo) l’indennizzo a fondo perduto con il decreto rilancio. Per tutti gli altri, ossia quelli che non avevano presentato domanda o che avevano un volume di affari e corrispettivi superiore ai 5 milioni, il bonifico arriverà il prossimo 15 dicembre. Accesso al nuovo fondo perduto dunque anche per tutti quei contribuenti, che rientrando nella tabella delle attività individuate con i codici Ateco allegati al decreto, non avevano presentato istanza di adesione al contributo previsto dal decreto rilancio. Tra questi rientrano anche le attività di catering e di animazione di feste per le quali era stato previsto un contributo a fondo perduto ad hoc nella conversione in legge del decreto rilancio e le imprese che operano nei territori colpiti da calamità e nei comuni montani per le quali con il decreto Agosto erano stati riaperti i termini per le domande. Per le attività avviate successivamente al 1° gennaio 2019 non si dovrà tener conto del calo del volume di affari o di corrispettivi. Tra le novità dell’ultima ora spunta il paletto introdotto per limitare l’accesso ai ristori a fondo perduto alle sole attività con partita Iva attiva alla data del 25 ottobre scorso.

 

Ammortizzatori sociali: Il decreto interviene anche sulla cassa integrazione per le imprese colpite dalle nuove misure, garantisce indennizzi per i lavoratori stagionali dello spettacolo e per i lavoratori dello sport, rilancia il reddito di emergenza e prevede un pacchetto di misure in materia di sicurezza, sanità e per lo svolgimento dei processi da quelli civili e penali a quello tributario. Le nuove sei settimane di ammortizzatore sono utilizzabili dal 16 novembre al 31 gennaio 2021. E fino al 31 gennaio 2021, rispunta anche la proroga del blocco dei licenziamenti. Per le aziende interessate dalle restrizioni, totali o parziali, dell’ultimo Dpcm le nuove sei settimane di sussidio sono gratuite; per tutte le altre aziende che, egualmente hanno finito le precedenti 9+9 settimane di Cig Covid-19, le nuove settimane sono gratis solo se hanno subito perdite di fatturato superiori al 20% (primi tre trimestri 2020 su analogo periodo 2019). Se le perdite di fatturato sono inferiori al 20% si paga un contributo addizionale del 9%, che sale al 18% per i datori che non hanno invece subito cali del fatturato. Per le imprese che non utilizzano l’ammortizzatore d’emergenza sono previste ulteriori quattro settimane di esonero contributivo, fruibili entro il 31 gennaio 2021, nei limiti delle ore di integrazione salariale già utilizzate nel mese di giugno 2020, con esclusione di premi e contributi Inail, riparametrate su base mensile. Per le aziende interessate dal Dpcm, è un’altra novità, è prevista inoltre la sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori per il mese di novembre.

 

Sul fronte fiscale da segnalare: la proroga al 30 novembre 2020 del termine per la presentazione del modello 770 da parte dei datori di lavoro; la sospensione della seconda rata Imu del 16 dicembre prossimo per gli immobili e le pertinenze in cui si esercitano le attività indicate nella tabella dei codici Ateco allegati al decreto; sempre per queste imprese torna il credito d’imposta per gli affitti commerciali e per gli affitti d’azienda dei mesi di ottobre, novembre e dicembre, a prescindere dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente. L’esenzione è riconosciuta a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività esercitate negli stessi immobili. Il ristoro ai comuni delle mancate entrate sul mattone sarà rimborsato dallo Stato entro 60 giorni dall’entrata in vigore del nuovo decreto anti-crisi. Il tax credit sarà, come per il Dl rilancio, cedibile al proprietario e utilizzabile dunque come sconto-affitti.

 

Credito d’imposta di tre mesi per immobili commerciali: Il decreto estende ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020 il credito d’imposta per i canoni di locazione e di affitto d’azienda già previsti da decreto rilancio. Il credito d’imposta è riconosciuto alle imprese, indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente, dei settori indicati nella tabella Ateco allegata, la cui attività, a causa dell’evolversi della crisi sanitaria, è stata sospesa con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre 2020. Il credito d’imposta, se confermato rispetto alla prima edizione, sarà pari al 60% dei canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo e del 30% per gli affitti d’azienda. Il tax potrà essere ceduto anche al proprietario del bene.

 

Indennizzi per agenzie, alberghi, cinema, fiere: Rifinanziamento di 400 milioni per il fondo previsto dal Dl rilancio per agenzie di viaggio, tour operatori, guide e accompagnatori turistici. Altri 400 milioni sono diretti a contributi a fondo perduto per le strutture ricettive. Per il Fondo emergenze cinema e spettacolo sono stanziati 100 milioni. Sono 50 invece i milioni che vanno direttamente al settore delle fiere e dei congressi (oltre a uno stanziamento legato all’export. Alla luce dell’attuale emergenza, si è deciso di concentrare lo stanziamento a favore del comparto fieristico e delle società che organizzano congressi.

 

Aiuti alle associazioni dilettantistiche: Viene erogata per il mese di novembre alla società Sport e Salute, nel limite di 120 milioni, un’indennità pari a 800 euro in favore dei lavoratori impiegati come collaboratori presso il Coni e il Comitato paralimpico, le federazioni sportive, le società e associazioni dilettantistiche. Per quest’ultime è poi previsto un fondo apposito di 50 milioni. Infine, 5 milioni vanno al Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva.

 

Processi digitali: Pacchetto giustizia per favorire lo svolgimento digitale dei procedimenti. Soprattutto di quelli penale, per i quali è stata estesa la possibilità di deposito telematico degli atti e prevista una fase delle indagini che potrà essere quasi integralmente da remoto. Nel civile, sono soprattutto le udienze in materia di separazioni consensuali e divorzi congiunti a potere essere svolte con la trattazione scritta. Le camere di consiglio poi potranno essere tenute attraverso collegamenti da remoto sia nel civile sia nel penale. In discussione anche misure per decongestionare le carceri.

 

Fondi per i tamponi dai medici nasce call center per i positivi: Il decreto prevede 30 milioni per l’ultimo scorcio dell’anno (in pratica per due mesi). Fondi che serviranno per “ristorare” i medici per il loro impegno: i camici bianchi percepiranno 18 euro per ogni tampone rapido effettuato nel proprio studio e 12 euro per ogni test antigenico effettuato al di fuori nelle strutture che saranno messe a disposizione dalle aziende sanitarie. Il decreto istituisce presso il ministero della Salute, un call center nazionale di risposta telefonica alle persone risultate positive al virus o che hanno avuto contatti stretti. Gli operatori del servizio accederanno all’App Immuni per caricare tutti i codici chiave dei casi positivi.

 

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