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Dilazioni, interessi al 5% per l’inps

 

L’Inps ha comunicato che dal 1° gennaio 2023 sarà applicato un nuovo tasso di interesse legale pari al 5%. Questo innalzamento ha riflessi sul calcolo delle somme aggiuntive per omesso o ritardato pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

 

Il tasso degli interessi legali viene utilizzato per determinare la misura delle sanzioni dovute per la violazione dei termini fissati per il versamento contributivo. Pertanto, la sanzione per omesso o ritardato pagamento dei contributi sarà pari al 5% per le esposizioni debitorie con scadenza di pagamento a partire dal 1° gennaio 2023.

 

È importante precisare che il calcolo degli interessi dovuti verrà effettuato secondo i tassi vigenti alle rispettive decorrenze per le esposizioni debitorie pendenti alla data di entrata in vigore del nuovo tasso di interesse legale. Quindi, per il 2022 la sanzione sarà pari all’1,25%, per il 2021 allo 0,01% e così via.

 

Inoltre, l’Inps ha precisato che è possibile pagare la sanzione nella misura degli interessi legali, purché siano integralmente versati i contributi dovuti. In questo modo, i contribuenti potranno evitare ulteriori sanzioni e ritardi nei pagamenti.

 

Per chi fosse interessato a conoscere i dettagli tecnici del calcolo delle somme aggiuntive, l’Inps ha pubblicato sul proprio sito una circolare esplicativa.

 

In definitiva, l’innalzamento del tasso di interesse legale al 5% rappresenta una novità importante per chi versa contributi previdenziali e assistenziali. È quindi fondamentale tenere sempre sotto controllo le scadenze dei pagamenti e versare le somme dovute entro i termini previsti, al fine di evitare l’applicazione di sanzioni e interessi aggiuntivi.

 

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