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Pmi lombarde, aiuti per ricerca, sviluppo e innovazione di processo

 

Le Pmi lombarde hanno l’opportunità di presentare domande per investimenti in ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di processo (anche digitale).

 

Le domande aprono il 25 gennaio 2023 alle ore 14 e la valutazione avverrà sulla base dell’ordine cronologico di arrivo.

 

Possono partecipare le piccole e medie imprese lombarde e le start up innovative con sede operativa nella stessa regione. Al momento della domanda, le imprese devono essere già costituite, iscritte e attive al Registro delle imprese con almeno due bilanci approvati.

 

I progetti proposti dalle società che si inseriscono negli obiettivi del Green deal europeo saranno favoriti. I progetti devono essere avviati dopo la pubblicazione della domanda e devono essere completati e rendicontati entro 18 mesi. Ciascun progetto deve garantire un incremento del valore aggiunto innovativo a favore della singola impresa beneficiaria attraverso la progettazione, la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative. Nello specifico, sono ammissibili le voci di spesa riguardanti le attività di ricerca, sviluppo e innovazione, e nella misura del 40% anche altre spese riguardanti, ad esempio, le attrezzature e strumentazioni, i costi delle ricerche contrattuali, l’acquisizione di brevetti e certificazioni e le spese generali supplementari. Sono esclusi dall’aiuto i progetti riguardanti, ad esempio, lo smaltimento o la costruzione di centrali nucleari, gli interventi relativi a strutture aeroportuali, la trasformazione e commercializzazione di prodotti derivanti dal tabacco e le attività volte alla riduzione di emissioni di gas.

 

L’agevolazione si compone di un finanziamento a tasso zero abbinato a un contributo a fondo perduto che copre l’intero investimento, con un limite massimo di un milione di euro e un minimo di 80.000 euro. Gli aiuti possono essere ripartiti in percentuali differenti a seconda del soggetto richiedente. A titolo esemplificativo, le percentuali possono essere del 70% della spesa ammissibile destinata al finanziamento e del 30% destinata al contributo per le semplici Pmi, mentre per le start-up e le Pmi innovative le percentuali si dividono tra il 65% destinato al finanziamento e il 35% imputabile al contributo.

 

Le Pmi oggetto di operazioni di investimento da parte di fondi di investimento (quali operatori di venture capital o private equity) nei 18 mesi precedenti la domanda di contributo possono anche presentare domanda. Per quanto riguarda i progetti green, che concorrono agli obiettivi del New green deal europeo e sono in linea con la Strategia di specializzazione intelligente S3 di Regione Lombardia, le percentuali sono del 60% della spesa ammissibile sotto forma di finanziamento e la restante parte in contributo.

 

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