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Domande per l’Iscro del 2023, importo fino a 881 euro mensili

 

Se siete professionisti iscritti alla gestione separata e avete subito una perdita di reddito a causa della pandemia, potete richiedere l’Iscro per il 2023. Si tratta di un’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, prevista dalla legge di Bilancio 2021 per i prossimi tre anni. In questo articolo vi spieghiamo chi può fare domanda, quali sono i requisiti e come presentare la richiesta online all’Inps.

 

Chi può fare domanda per l’Iscro?

L’Iscro è destinata ai professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps che hanno avuto una riduzione del reddito da lavoro autonomo nel 2022 rispetto alla media del triennio 2019-21. In particolare, il reddito del 2022 deve essere inferiore al 50% della media dei redditi del triennio precedente e non deve superare gli 8.972,04 euro. Questi valori devono essere autodichiarati dal richiedente o, se già noti all’Inps, saranno precompilati nella procedura online. Per calcolare il reddito da lavoro autonomo si deve fare riferimento al quadro RE della dichiarazione dei redditi per le attività professionali individuali, al quadro RH per gli studi associati o al quadro LM per il regime forfettario.

 

Come e quando fare domanda per l’Iscro?

La domanda per l’Iscro può essere presentata direttamente dal professionista tramite il sito internet o il call center dell’Inps, oppure tramite i patronati. Il termine per inoltrare la richiesta è il 31 ottobre 2023. Non possono fare domanda coloro che hanno già beneficiato dell’Iscro nel 2021 o nel 2022, o che hanno perso il diritto all’indennità dopo averla ottenuta. Invece, possono fare domanda coloro che hanno visto respinta o revocata la precedente richiesta.

 

Quanto e per quanto tempo si riceve l’Iscro?

L’Iscro viene erogata per sei mesi con un importo pari al 25% del reddito certificato dall’agenzia delle Entrate e trasmesso all’Inps al momento della domanda. L’importo massimo mensile è di 881 euro. L’indennità è esente da imposte e contributi e non concorre alla formazione del reddito complessivo. L’Inps provvede al pagamento dell’indennità entro il mese successivo alla presentazione della domanda.

 

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