Informazioni sulle vendite online e sui dati dei pagamenti transfrontalieri realizzati tramite piattaforme di e-commerce saranno oggetto di controlli incrociati, in base ai provvedimenti che attuano la direttiva Dac7 e il decreto legislativo 153/23. Gli adempimenti comunicativi richiesti ai gestori dei marketplace e ai Psp (prestatori dei servizi di pagamento) convergono nella direzione di contrastare l’evasione fiscale da parte di imprese che utilizzano la digitalizzazione dell’economia per sfuggire alle norme fiscali.

I gestori di piattaforme digitali e i prestatori di servizi di pagamento elettronico diventano collaboratori delle amministrazioni fiscali, dovendo trasmettere informazioni utili a valutare e controllare il reddito realizzato dai venditori attraverso le attività commerciali svolte con l’intermediazione dei marketplace.

La comunicazione dei dati riguarderà, con alcune eccezioni, tutti i venditori che operano nella locazione di beni immobili, nei servizi personali, nella vendita di beni e nel noleggio di mezzi di trasporto.

Soggetti obbligati: L’adempimento è a carico dei gestori di piattaforma, indipendentemente dalla forma giuridica, che stipulano un contratto con i venditori per mettere a loro disposizione una piattaforma. Sono esclusi i gestori che possono dimostrare che il loro modello di affari non include venditori oggetto di comunicazione.

Venditori esclusi: Non sono richiesti i dati di venditori che sono entità statali, entità con capitale negoziato in mercati regolamentati, grandi fornitori di alloggi nel settore alberghiero e piccoli operatori con meno di trenta attività all’anno e con un importo totale del corrispettivo non superiore a duemila euro.

Dati da comunicare: Per ciascun venditore vanno trasmessi dati anagrafici, numero di partita Iva, titolare e identificativo del conto finanziario, valore totale del corrispettivo versato o accreditato ogni trimestre e il numero di attività pertinenti in relazione alle quali tale corrispettivo è stato versato o accreditato.