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Economia circolare, invio domande per il bando MISE ricerca e sviluppo dal 10 dicembre

 

Economia circolare, dopo il rinvio della data di apertura della presentazione dei progetti di ricerca e sviluppo del bando MISE, l’invio delle domande è al via: dal 10 dicembre 2020.

 

Il primo step per rendere concreto quanto previsto dal decreto del 5 agosto 2020 sugli incentivi in favore di progetti di ricerca e sviluppo, per la riconversione produttiva nell’ambito dell’economia circolare.

 

I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale delle imprese, anche in partenariato tra loro o con organismi di ricerca, devono avere un importo non inferiore a 500 mila euro e non superiore a 2 milioni di euro.

 

Il decreto del 5 agosto 2020 stabilisce i termini e le modalità di presentazione delle domande per le imprese.

 

Termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazioni, in favore di progetti di ricerca e sviluppo, per la riconversione produttiva nell’ambito dell’economia circolare.

 

I progetti devono avere un importo non inferiore a 500 mila euro e non superiore a 2 milioni di euro.

 

La misura, prevista dal decreto Crescita, viene finanziata con 157 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati del FRI, Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, e 62,8 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa.

Il primo filone di fondi è suddiviso come segue:

  • 150 milioni destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale;
  • 5 milioni destinati ai progetti realizzati nel territorio della Regione Basilicata;
  • 2 milioni destinati ai progetti realizzati nel territorio della Regione Piemonte.

 

Il secondo filone, invece, vede ripartite le risorse nel seguente modo:

  • 40 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione, destinati per l’80% ai progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno, e per il 20% a quelli realizzati nelle regioni del Centro-nord;
  • 20 milioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale;
  • 2 milioni a valere sulle risorse della Regione Basilicata e 800mila euro a valere sulle risorse della Regione Piemonte, rese disponibili per l’agevolazione di progetti realizzati nel territorio di ciascuna Regione.

 

Le somme messe a disposizione hanno come scopo lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse.

 

Il bando MISE intende promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare: in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile, e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo.

 

Possono fare domanda imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, sia presentando progetti da singoli, sia in forma congiunta. Ai progetti congiunti sono ammessi anche organismi di ricerca pubblici e privati, come co-proponenti.

 

La misura supporta la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o il notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali previsti dall’allegato n. 1 al decreto 11 giugno 2020.

 

La riconversione produttiva delle attività si concretizza in una delle seguenti tipologie di interventi:

  • innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
  • progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
  • sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
  • strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di rendere efficiente il ciclo produttivo;
  • sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
  • sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

 

I progetti ammissibili devono prevedere un alto contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità, secondo quanto previsto dall’allegato n. 2 al decreto 11 giugno 2020.

 

Le ulteriori condizioni che devono rispettare i progetti sono le seguenti:

  • essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500 mila e non superiori a euro 2 milioni;
  • avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.

 

Per le imprese con finanziamenti del FRI, l’agevolazione prevede il finanziamento agevolato del 50% delle spese del progetto.

 

La percentuale dei contributi alle spese sostenibili e ad i costi del progetto variano, invece, a seconda degli enti richiedenti:

  • 20% per le micro e piccole imprese, e per gli organismi di ricerca;
  • 15% per le medie imprese;
  • 10% per le grandi imprese.

 

Le agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato e del contributo alla spesa possono essere concessi alle imprese unicamente in concorso tra loro, seguendo i vincoli di destinazione territoriale previsti per i contributi.

 

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