Per gli enti del Terzo settore (Ets) a partire dall’esercizio 2021 scatta l’obbligo di redigere il bilancio d’esercizio con modelli e schemi ad hoc.
Onlus, associazioni di promozione sociale (Aps) e organizzazioni di volontariato (Odv), già Ets nel periodo transitorio, per quest’anno approveranno il bilancio seguendo le modalità e le tempistiche previste dal codice civile, potendo tuttavia decidere di adottare sin da subito i nuovi schemi di bilancio.
Per quanto riguarda invece le tempistiche, le Onlus dovranno provvedere all’approvazione del bilancio entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale, quindi entro il 30 aprile nel caso di esercizio corrispondente all’anno solare. Questi enti, come tutte le associazioni e fondazioni, hanno tuttavia la possibilità di convocare l’organo competente per tale adempimento attraverso video-conferenza. Aps e Odv approveranno il bilancio tenendo conto delle scadenze individuate dal proprio statuto o, se contemporaneamente iscritte anche come Onlus, ai sensi di quanto previsto dal richiamato articolo 20 bis del Dpr 600/1973.
Discorso diverso, invece, per gli altri enti non profit che non rientrano nelle categorie sopra indicate, i quali possono convocare l’assemblea per l’approvazione del bilancio 2020 entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio (entro il 29 giugno di quest’anno se l’esercizio coincide con l’anno solare). In tal caso potranno beneficiare della proroga del termine previsto, nonché delle altre agevolazioni previste per le società (voto elettronico o per corrispondenza, assemblea tenuta mediante mezzi di telecomunicazione, rappresentante designato, eccetera), applicabili, a seguito delle modifiche apportate dal Milleproroghe, alle assemblee tenute entro il 31 luglio 2021.
Per Onlus, Odv e Aps con entrate superiori a 1 milione è già previsto l’obbligo di predisposizione del bilancio sociale in relazione all’esercizio 2020. Con la messa in funzione del Runts tale obbligo scatterà anche per gli altri enti che decideranno di acquisire la qualifica di Ets con entrate annuali superiori a 1 milione. Il documento deve contenere informazioni dettagliate sull’ente e sulle attività di interesse generale svolte, secondo le modalità previste nelle linee guida contenute nel Dm 4 luglio 2019 con uno schema puntuale, suddiviso in sezioni e sottosezioni, la cui eventuale omissione va motivata dall’ente. Da indicare anche la metodologia redazionale e lo standard di rendicontazione utilizzato, le informazioni generali sull’ente e la struttura di governance con mappatura dei principali stakeholders (soci, finanziatori, Pa) e loro coinvolgimento nelle attività dell’ente. Accanto a ciò essenziale indicare anche le informazioni sul personale e sui volontari coinvolti, nonché su obiettivi e attività svolte.
Un supporto per le imprese, startup e per chi ha un’idea di business da sviluppare.
Richiedi un appuntamento per lo sviluppo del tuo business: valutiamo la tua idea.
Chiedi informazioni