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Il biologo nutrizionista e l’obbligo fattura cartacea

I professionisti sanitari, tra cui i biologi nutrizionisti iscritti all’albo, devono seguire regole specifiche per l’emissione delle certificazioni di pagamento e la comunicazione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria (STS). Nonostante la possibilità di adottare strumenti elettronici per snellire le procedure amministrative, esistono limiti normativi che impediscono alcune soluzioni, come l’utilizzo dello scontrino elettronico “parlante” in sostituzione della fattura o ricevuta cartacea.

Le prestazioni sanitarie erogate dal biologo nutrizionista, come la redazione di diete e programmi alimentari, rientrano tra quelle esenti da IVA ai sensi dell’articolo 10, comma 1, numero 18 del DPR 633/1972. Tuttavia, a differenza di altre operazioni esenti, le prestazioni sanitarie non beneficiano dell’esonero dall’emissione della fattura previsto dall’articolo 22 dello stesso DPR.

Secondo la normativa vigente:

  • È vietata l’emissione di fatture elettroniche per prestazioni sanitarie rese a persone fisiche, come previsto dall’articolo 9-bis del DL 135/2018.
  • Il professionista è tenuto a emettere una fattura o una ricevuta in formato cartaceo per ogni prestazione, applicando un’imposta di bollo di 2 euro per importi superiori a 77,47 euro.

Lo scontrino parlante non può sostituire la fattura o la ricevuta cartacea per i seguenti motivi:

  1. Le prestazioni sanitarie non sono incluse nell’elenco delle operazioni esenti dall’obbligo di emissione della fattura, come specificato dall’articolo 22, comma 1, numero 6 del DPR 633/1972.
  2. Anche se lo scontrino parlante consente di inserire il codice fiscale del paziente, esso non soddisfa i requisiti formali richiesti per la certificazione delle prestazioni sanitarie.

Comunicazione al Sistema Tessera Sanitaria

Il biologo nutrizionista è obbligato a comunicare i dati delle prestazioni sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria, ma solo con il consenso del paziente. La mancata trasmissione dei dati non esime dall’obbligo di emettere la fattura cartacea.

Impatto 

Nonostante l’emissione di fatture cartacee per un numero elevato di pazienti (ad esempio 700 settimanali) possa risultare onerosa, al momento non esistono alternative conformi alla normativa che consentano di sostituire il formato cartaceo con strumenti digitali, come lo scontrino elettronico. Per semplificare le attività amministrative, il professionista potrebbe:

  • Adottare software gestionali per la compilazione e archiviazione delle fatture cartacee.
  • Utilizzare modelli precompilati per ridurre i tempi di emissione e gestione dei documenti.

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