I professionisti sanitari, tra cui i biologi nutrizionisti iscritti all’albo, devono seguire regole specifiche per l’emissione delle certificazioni di pagamento e la comunicazione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria (STS). Nonostante la possibilità di adottare strumenti elettronici per snellire le procedure amministrative, esistono limiti normativi che impediscono alcune soluzioni, come l’utilizzo dello scontrino elettronico “parlante” in sostituzione della fattura o ricevuta cartacea.
Le prestazioni sanitarie erogate dal biologo nutrizionista, come la redazione di diete e programmi alimentari, rientrano tra quelle esenti da IVA ai sensi dell’articolo 10, comma 1, numero 18 del DPR 633/1972. Tuttavia, a differenza di altre operazioni esenti, le prestazioni sanitarie non beneficiano dell’esonero dall’emissione della fattura previsto dall’articolo 22 dello stesso DPR.
Secondo la normativa vigente:
Lo scontrino parlante non può sostituire la fattura o la ricevuta cartacea per i seguenti motivi:
Il biologo nutrizionista è obbligato a comunicare i dati delle prestazioni sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria, ma solo con il consenso del paziente. La mancata trasmissione dei dati non esime dall’obbligo di emettere la fattura cartacea.
Nonostante l’emissione di fatture cartacee per un numero elevato di pazienti (ad esempio 700 settimanali) possa risultare onerosa, al momento non esistono alternative conformi alla normativa che consentano di sostituire il formato cartaceo con strumenti digitali, come lo scontrino elettronico. Per semplificare le attività amministrative, il professionista potrebbe: