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Irap, stop al saldo 2019 e al primo acconto 2020

 

Le imprese, con ricavi o compensi non superiori a 250 milioni di euro nel 2019, dovranno inserire l’Irap di competenza nei bilanci 2019 per un importo pari al minor importo tra l’imposta che sarebbe effettivamente dovuta per il 2019, senza considerare l’articolo 24 del Dl 19 maggio 2020, n. 34, e gli acconti calcolati con il metodo storico, pari al 100% dell’Irap relativa al 2018 (o al 90%, per le Pmi con gli Isa).

 

Il saldo dell’Irap «non è dovuto» relativamente al 2019, per i soggetti che hanno un periodo d’imposta coincidente con l’anno solare. Per gli altri, invece, il saldo Irap non è dovuto per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019. Non è dovuto il versamento della prima rata dell’acconto dell’Irap relativa al 2020, per i soggetti che hanno un periodo d’imposta coincidente con l’anno solare. Per gli altri, non è dovuta quella dell’acconto dell’Irap relativa al periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.

 

Il 30 giugno 2020, cioè alla scadenza ordinaria del saldo dell’Irap per il 2019 e della prima rata dell’acconto Irap per il 2020.

 

L’Irap dovuta di competenza del 2019, da indicare nei bilanci 2019 (peraltro, alcuni già approvati), con la scrittura «Irap dell’esercizio» a «Regioni c/Irap», è di un ammontare pari al minor importo tra quanto sarebbe effettivamente dovuto per il 2019 (senza l’articolo 24 del Dl 19 maggio 2020, n. 34) e gli acconti calcolati con il metodo storico, pari al 100% dell’Irap relativa al 2018 (o al 90%, per chi contemporaneamente ha “ricavi o compensi” non superiori a 5.164.569 euro ed esercita «attività economiche, per le quali sono stati approvati» gli Isa.

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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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