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IRPEF 2022, aliquote e scaglioni, guida al calcolo e novità

 

Le regole e parametri della nuova IRPEF diventeranno un emendamento alla Legge di Bilancio 2022, ed entreranno in vigore (secondo le ultime anticipazioni) da marzo, insieme all’assegno unico. L’obiettivo sia della manovra che della riforma fiscale è alleggerire la pressione fiscale, in particolare sul ceto medio.

Da come è stata impostata, però, questa riforma dell’IRPEF porterebbe risparmi e benefici soprattutto ai redditi medio alti, dai 40.000 euro in su.

 

Attualmente, l’IRPEF prevede 5 scaglioni di reddito, e a ognuno viene applicata un’aliquota di tassazione che aumenta all’incrementarsi del reddito, come vediamo nella tabella di seguito:

 

SCAGLIONI IRPEF 2021 REDDITO ALIQUOTE IRPEF 2021
1° scaglione 0-15 mila euro 23%
2° scaglione 15.001 euro-28 mila euro 27%
3° scaglione 28.001 euro-55 mila euro 38%
4° scaglione 55.001 euro-75 mila euro 41%
5° scaglione oltre 75 mila euro 43%

 

Nuova IRPEF 2022 con 4 aliquote

L’accordo trovato sulla nuova IRPEF, invece, prevede un’imposta su 4 aliquote (e quindi 4 scaglioni):

 

SCAGLIONI IRPEF 2022 REDDITO ALIQUOTE IRPEF 2022
1° scaglione fino a 15mila euro 23%
2° scaglione da 15.000 a 28mila euro 25%
3° scaglione da 28.000 a 50mila euro 35%
4° scaglione oltre i 50mila euro 43%

 

L’aliquota del 41% è stata cancellata, e si è intervenuto sulle due centrali, abbassandole dal 27 al 25% e dal 38 al 35%. La buona notizia è che il risparmio interessa tutte le fasce di reddito, con le dovute modulazioni, che però lasciano particolarmente scontenti i redditi del secondo scaglione. I cambiamenti minori riguardano la no tax area, che però risultano già escluse dal pagamento dell’IRPEF per effetto delle detrazioni applicate.

 

Chi paga meno tasse con la nuova IRPEF?

I redditi medio-alti, quindi quelli del terzo scaglione, sono quelli che beneficeranno di un vantaggio maggiore secondo le ultime proiezioni MEF.

Tra i 40 e 45mila euro di reddito lordo annuo il risparmio è del 7,5% per i dipendenti, del 3,9% per gli autonomi e del 4,2% per i pensionati.

Tra 35 e 40mila euro di reddito il risparmio è leggermente minore, è pari al 5,2% per i dipendenti, al 3,1% per gli autonomi, e al 3,5% per i pensionati.

Tra 45 e 50mila euro, il taglio dell’IRPEF si traduce in un risparmio del 5,5% per i lavoratori dipendenti, del 4,6% per i pensionati e del 4,3% per gli autonomi. Per i contribuenti del terzo scaglione il risparmio può superare i 700 euro all’anno.

 

Bonus Renzi: come cambia con la nuova IRPEF 2022?

Con la nuova IRPEF 2022, basata su quattro aliquote (e quindi quattro scaglioni) anziché cinque, cambia anche il sistema di bonus e detrazioni. La nuova curva delle detrazioni ingloberà il bonus Renzi, che però continuerà a essere percepito da determinate fasce di reddito, quindi non scomparirà del tutto.

I lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro, infatti, continueranno a riceverlo, perché la loro IRPEF è troppo bassa per usare la detrazione. Siamo all’interno del primo scaglione IRPEF, quello con aliquota al 23%. All’interno di questo scaglione ci sono i redditi da 0 a 15.000 euro, ma ricordiamo che il bonus Renzi viene percepito dai cittadini con redditi sopra i 8.174.

 

Nuova IRPEF 2022 e partite IVA: i risparmi per gli autonomi

Secondo le ultime proiezioni, il passaggio a quattro aliquote IRPEF dal 2022 porterà a un risparmio sulle tasse per le partite IVA secondo lo schema di seguito:

62 euro annui per i redditi fino a 15.000 euro;

142 euro annui per i redditi fino a 25.000 euro;

371 euro per i redditi fino a 35.000 euro.

Anche nel caso dei lavoratori autonomi la riforma fiscale risulta più conveniente per chi ha redditi alti, fino a 50.000 euro, che secondo i calcoli dovrebbero risparmiare circa 810 euro all’anno.

 

Le novità sulla no tax area

La no tax area è il nome non tecnico che si usa per indicare la soglia di reddito entro la quale non sono dovute le tasse. Attualmente si seguono queste soglie:

  • per i lavoratori dipendenti è 8.145 euro annui;
  • per i pensionati 8.130 euro all’anno;
  • per i lavoratori autonomi è fissata a 4.800 euro annui.

Chi si trova in queste fasce di reddito non è che non paga le tasse, ma l’imposta non è dovuta per effetto delle detrazioni applicate, che siano per lavoro dipendente, autonomo o per la pensione. Con l’intervento del Governo sulle aliquote IRPEF, e quindi sulle detrazioni, si dovrebbe alzare anche la soglia della no tax area oltre gli 8.000 euro, e oltre i 5.500 per i pensionati.

Il bonus Renzi, quindi, continuerà a essere percepito dai contribuenti con redditi al di sopra di quelli stabiliti come limite per la no tax area e i 15.000 euro. Per le cifre precise si attende il testo del provvedimento, diventerà un emendamento alla Legge di Bilancio 2022.

 

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