Il sindaco tutela efficacemente la quiete pubblica con l’emissione, in accordo con la legge 447/1995 e il regolamento comunale, delle ordinanze antirumore le cui prescrizioni debbono essere osservate dai soggetti ingiunti.
Schiamazzi notturni
L’ordinanza – ingiunzione che era stata emessa dal sindaco la cui polizia locale aveva accertato la violazione del regolamento comunale in tema di disturbo della quiete pubblica di un locale. Il Tribunale riformava la prima sentenza che aveva accolto l’opposizione, in quanto l’appellante non aveva adottato tutte le misure idonee a ledere la quiete pubblica considerato che gli avventori stazionavano fuori dall’esercizio, di notte, con urla e schiamazzi. Il gestore ricorreva in Cassazione sollevando due motivi, mentre il Comune resisteva con un controricorso.
Il primo motivo era che il Tribunale aveva errato, poiché il suo comportamento era stato corretto in quanto aveva osservato il regolamento condominiale che non gli imponeva di vigilare sul comportamento degli avventori. Il secondo motivo era che la sentenza imputava al ricorrente la responsabilità in ordine ad una vigilanza sugli avventori che egli aveva delegato ad alcuni sui collaboratori.
Gli obblighi del gestore
Il giudice di legittimità nell’ordinanza 21097/2021 dichiarava inammissibile il ricorso e condannava il ricorrente. La Cassazione stabiliva i seguenti principi:
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