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Lombardia ed Emilia-Romagna spingono sull’internazionalizzazione

 

Passa dalla promozione dei prodotti all’estero e dalla promozione del territorio il rilancio delle imprese. Per questo le regioni stanno concedendo contributi a fondo perduto fino al 50% della spesa, in alcuni casi la copertura è del 100% grazie a un mix di fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato.

 

Aprirà a breve la linea Internazionalizzazione plus. Il bando vuole stimolare la promozione delle piccole e medie imprese all’estero. Possono presentare domanda le Pmi iscritte e attive al Registro imprese da almeno 24 mesi, con sede operativa in Lombardia al momento dell’erogazione dell’agevolazione. Le imprese devono presentare un progetto per la partecipazione a iniziative finalizzate a potenziarne la presenza sui mercati esteri. L’investimento minimo sarà di 40mila euro, quello massimo di 500mila euro. L’agevolazione copre il 100% delle spese ammissibili, ma è suddivisa tra un contributo a fondo perduto pari al 20% e un finanziamento agevolato pari all’80% della spesa. Il finanziamento dovrebbe essere a tasso zero ed avere una durata massima di sei anni. Sono ammissibili le spese per attività in presenza come la partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’estero, nonché la realizzazione temporanea di show-room o spazi espositivi all’estero. Sono ammesse anche attività di promozione e di consulenza per piani di marketing, consulenza in materia fiscale, doganale, strategica o su commercio internazionale, ricerca partner e simili. Sono previsti contributi anche per il personale dipendente impiegato nel progetto e le spese generali forfettarie. Il bando è a sportello.

 

Aprirà dal 1° marzo il bando Digital Export – Anno 2021 che prevede la concessione di contributi alle imprese emiliano-romagnole. La misura ha l’obiettivo di sostenere progetti di rafforzamento e consolidamento della presenza all’estero delle imprese attraverso strumenti digitali. Il bando sarà aperto dalle ore 8 del 1° marzo 2021 fino alle ore 14 del 22 marzo 2021. Il contributo, pari al 50% della spesa, va da un minimo di 5 mila euro a un massimo 15 mila euro. L’importo massimo ammissibile della spesa ammonta a 30 mila euro. Beneficiarie sono le imprese manifatturiere esportatrici e non esportatrici, aventi sede legale e/o sede operativa attiva in Emilia-Romagna con un fatturato minimo di 500 mila euro. Sono ammesse le spese dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Le imprese potranno presentare un solo progetto sviluppato in almeno due azioni; le attività possono prevedere la realizzazione di siti internet in lingua, la partecipazione a fiere in modalità virtuale, attività di avvicinamento ai servizi digitali e virtuali, ma anche certificazione dei prodotti e azioni di promozione dei marchi.

 

La Regione Veneto mette in campo interventi di attivazione, sviluppo e consolidamento di aggregazioni di Pmi. Queste possono prendere la forma di Reti di imprese, Associazioni temporanee di impresa (Ati), Associazioni temporanee di scopo (Ats), Consorzi per la realizzazione di interventi. L’importante è che presentino progetti che favoriscano la ripresa della domanda turistica, dopo l’emergenza Covid. I programmi dovranno essere finalizzati a promuovere destinazioni e prodotti turistici regionali in coerenza con l’immagine coordinata della Regione Veneto del progetto «The Land of Venice». Le domande potranno essere presentate fino alle ore 17 del 27 maggio. Sono ammessi progetti che prevedono interventi sui mercati nazionali e internazionali che favoriscano la ripresa della domanda turistica verso destinazioni e prodotti turistici della Regione. Le risorse disponibili sono pari a 6,5 milioni di euro.

 

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