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Mia, nuovo strumento a sostegno del reddito

 

Il governo Meloni ha introdotto il Nuovo Reddito, una riforma del precedente Reddito di cittadinanza che prevede due misure principali: la Garanzia per l’inclusione (Gil) e la Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal). La Gil è destinata ai nuclei familiari con minori, disabili o anziani, che riceveranno un assegno mensile di 500 euro al massimo, moltiplicato per la scala di equivalenza. La Gal è rivolta agli altri nuclei in condizione di povertà, che avranno diritto a un assegno ridotto del 25% (375 euro al mese al massimo) e dovranno partecipare a percorsi di inserimento lavorativo. Il Nuovo Reddito entrerà in vigore dal 1° settembre 2023 e sostituirà il Reddito di cittadinanza, che sarà abolito dal 1° gennaio 2024. La riforma ha lo scopo di limitare la spesa pubblica e incentivare l’accettazione del lavoro offerto.

 

Per ottenere Mia si dovrà essere cittadini italiani o dell’Ue (o familiari) con diritto di soggiorno permanente o cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. Al momento della presentazione della domanda, bisognerà essere stati residenti in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo (a fronte dei 10 richiesti oggi per il Rdc messi nel mirino dall’Ue). Secondo la bozza il valore dell’Isee, in corso di validità, non deve essere superiore a 7.200 euro (oggi 9.360 euro). Il reddito familiare deve essere inferiore ad una soglia di 6mila euro annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Prevista la cumulabilità del nuovo strumento con impieghi fino a 3mila euro l’anno.
Il Rdc scomparirà dal 1° gennaio 2024, ma quest’anno per gli oltre 400mila percettori occupabili l’assegno dura sette mesi (quindi il nuovo strumento dovrà essere pronto per agosto/settembre). La Mia dovrà essere richiesta all’Inps con modalità telematiche. Nella bozza in circolazione è previsto anche un pacchetto di sgravi per chi assume percettori di Mia: se il contratto è a tempo indeterminato scatta uno sgravio del 100% (fino a 8mila euro l’anno) per due anni. L’esonero si restituisce se il beneficiario della Mia è licenziato nei trentasei mesi successivi. Se l’assunzione è a termine o stagionale l’esonero riconosciuto è del 50% (fino a 4mila euro) per un anno. Si ha diritto all’esonero se il datore inserisce l’offerta di lavoro nel nuovo sistema informativo della Mia. È previsto anche un incentivo per le agenzie per il lavoro per ogni soggetto assunto: il beneficio vale il 10% di quanto riconosciuto al datore di lavoro (decurtato dal suo).

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