L’avvicinarsi del 28 febbraio rappresenta un momento cruciale per i contribuenti. Questa data segna infatti l’ultimo giorno utile per l’invio tardivo dei modelli Redditi e Irap relativi al periodo di imposta 2022, consentendo così di evitare sanzioni pesanti per dichiarazioni considerate infedeli.
Con la riforma fiscale in atto, i termini di invio subiranno cambiamenti nei prossimi anni, rendendo questo momento ancor più significativo.
La finestra di opportunità del 28 Febbraio
Per l’anno fiscale in corso, il 28 febbraio offre l’ultima possibilità di invio tardivo dei modelli Redditi 2023 e Irap 2023 senza incorrere in pesanti sanzioni. Un’occasione non solo per rimediare all’omessa trasmissione, ma anche per correggere eventuali errori commessi nella compilazione dei modelli. Questa opzione, delineata dall’articolo 2, comma 7, del Dpr 322/1998, prevede un costo fisso di 25 euro per ogni dichiarazione inviata in ritardo, indipendentemente dai giorni di ritardo accumulati.
Cambiamenti in vista con la riforma fiscale
Il sistema fiscale italiano è in procinto di subire importanti cambiamenti nei prossimi anni, a seguito dell’introduzione del nuovo calendario fiscale tramite l’articolo 11 del Dlgs 1/2024. Le scadenze per l’invio dei modelli dichiarativi saranno spostate al 30 settembre di ciascun anno, con le dichiarazioni tardive che dovranno essere trasmesse entro il 29 dicembre dello stesso anno. Per il periodo di imposta 2023, la scadenza ordinaria sarà il 15 ottobre 2024, con le tardive che andranno inviate entro il 13 gennaio 2025.
L’importanza dell’invio integrativo
Per coloro che hanno già trasmesso i modelli entro la scadenza originaria ma necessitano di correggere errori od omissioni, la scadenza del 28 febbraio si rivela ancora una volta fondamentale. La presentazione di una dichiarazione integrativa entro questa data permette di sostituire quella originaria, evitando le sanzioni previste per le dichiarazioni infedeli. Questa procedura, definita “integrativa sprint”, consente di regolarizzare situazioni potenzialmente problematiche con una sanzione ridotta.