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Mud, via pec con il codice fiscale del dichiarante

 

Scade mercoledì 16 giugno il termine entro il quale circa 400mila imprese devono presentare il Mud 2021 (Modello unico di dichiarazione ambientale) per i rifiuti prodotti e gestiti nel corso del 2020, usando modelli e istruzioni di cui al Dpcm 23 dicembre 2020 pubblicato sulla «Gazzetta» del 16 febbraio 2021.

 

Se i produttori di rifiuti speciali li conferiscono al servizio pubblico di raccolta o a un circuito organizzato di raccolta, previa apposita convenzione, la comunicazione è effettuata dal gestore del servizio limitatamente alla quantità conferita.

 

Anche per quest’anno il Mud si articola in sei comunicazioni: rifiuti; veicoli fuori uso; imballaggi; rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee); urbani, assimilati e raccolti in convenzione. Si aggiunge la comunicazione apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) dove i produttori indicano le informazioni sulle quantità immesse sul mercato presenti nell’allegato IV al Dlgs 49/2014 e i sistemi collettivi indicano quanto raccolto in base alle sei categorie presenti nell’allegato III al Dlgs 49/2014. La trasmissione del Mud avviene esclusivamente tramite il portale www.mudtelematico.it che va usato anche da chi utilizza il software distribuito da Unioncamere per la spedizione del file che si genera dopo la compilazione.

 

I soggetti che nella propria unità locale non producono più di sette rifiuti e, per ogni rifiuto, utilizzano non più di tre trasportatori e tre destinatari finali possono presentare il Mud tramite la «Comunicazione rifiuti semplificata». A tal fine, occorre compilare la comunicazione inserendo i dati nel portale «MudSemplificato.ecocerved.it», stampare e firmare la «Comunicazione», pagare 15 euro e poi trasmettere il file via pec all’indirizzo comunicazionemud@pec.it. Non può essere presentata da produttori che conferiscono i rifiuti all’estero. Ogni invio deve contenere un solo Mud in formato pdf, indicando nell’oggetto della Pec il codice fiscale del dichiarante. I consulenti possono usare la propria casella Pec indicando nell’oggetto il codice fiscale del dichiarante.

 

I diritti di segreteria sono pari a 10 euro per la spedizione telematica e a 15 euro per la spedizione con Pec. I produttori di Aee sono esenti. Per il Mud Semplificato e il Mud Comuni (se inviato via Pec) il pagamento deve avvenire esclusivamente con il circuito PagoPa. Per l’invio attraverso il portale Mud Telematico è possibile pagare anche con carte di credito o altri sistemi resi disponibili dalle Ccia. Se il Mud è omesso, incompleto o inesatto scatta la sanzione amministrativa pecuniaria da 2mila a 10mila euro. Se l’invio avviene entro i 60 giorni successivi alla scadenza (quest’anno 16 giugno 2020) la sanzione si attesta in una forbice compresa tra 26 e 160 euro.

 

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