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Novità 2024: limiti alle compensazioni F24 e l’uso dei canali telematici

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto importanti cambiamenti riguardanti le compensazioni tramite il modello F24, che incidono sul modo in cui contribuenti e aziende gestiscono crediti e debiti fiscali. Queste novità, entrate in vigore dal 1° luglio 2024, mirano a rendere il sistema più efficiente e a combattere le frodi fiscali. Ecco un’analisi dettagliata delle modifiche e dei loro impatti.

A partire dal 1° luglio 2024, la compensazione di crediti tramite il modello F24 dovrà avvenire esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Questa disposizione riguarda una vasta gamma di crediti, tra cui quelli IVA, IRPEF, IRES, IRAP, e ora è estesa anche ai crediti maturati a titolo di contributi e premi nei confronti di INPS e INAIL​​.

Un’altra significativa novità è il divieto di compensazione per i contribuenti con debiti scaduti superiori a 100.000 euro. Questa misura intende prevenire l’utilizzo improprio del meccanismo di compensazione e assicura che i debiti significativi siano gestiti prioritariamente. Il divieto persiste fino alla completa risoluzione delle violazioni contestate​​.

Per i datori di lavoro, le novità includono regole specifiche sul momento in cui i crediti INPS possono essere utilizzati per le compensazioni. I termini variano a seconda della natura dell’impiego (agricolo o non agricolo) e dalla data di presentazione delle dichiarazioni da cui emergono i crediti​​.

Queste modifiche rappresentano un importante passo avanti nell’ottimizzazione del sistema fiscale italiano, con l’obiettivo di ridurre i costi di riscossione e prevenire le frodi. Tuttavia, richiedono ai contribuenti un’adeguata preparazione e un’attenzione particolare alle scadenze e ai requisiti tecnici per la presentazione telematica.

Per aziende e professionisti, è fondamentale aggiornare le proprie procedure contabili e assicurarsi di essere in grado di gestire le compensazioni attraverso i canali telematici previsti. Allo stesso tempo, è essenziale monitorare attentamente la propria posizione fiscale per evitare di incappare nei limiti imposti per debiti superiori a 100.000 euro.

 

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